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CUCINA LUCANA:
La cucina lucana ripone le sue origini nella semplice tradizione
popolare che otteneva gli ingredienti da un territorio aspro e
montagnoso. Di grande importanza l'utilizzo delle spezie che
arricchiscono e danno sapori a piatti genuini e semplici. In
molti piatti della cucina lucana si fa largo impiego del
peperoncino, che era un tempo l'elemento principale della dieta
contadina. Famosi sono i prosciutti lucani che affondano le
origini sin dall'antichità e i formaggi, primo fra tutti il
caciocavallo.
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PIATTI E
PRODOTTI TIPICI LAZIALI |
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I
maritozzi ...
.Er
primo è pe' li presciolosi;
er siconno pe' li sposi;
er terzo pe' li innamorati;
er quarto pe' li disperati
...
Secondo la tradizione popolare... questa e' la filastrocca che si dovrebbe
recitare tra un maritozzo e l'altro...
I maritozzi sono i tipici dolcetti romani, confezionati dai fornai
con il lievito di birra e cotti nei forni in muratura... Il loro nome
secondo la tradizione deriva dal fatto che questo dolce veniva
regalato dai giovani alle fidanzate. All'interno vi potevano
infatti nascondere sorprese generalmente in oro.
Le origini ci riportano al Medio Evo quando venivano consumati
durante il periodo di digiuno quaresimale. A quei tempi erano
fatti di dimensioni più grandi rispetto a quelle odierne.
L'abbacchio alla
romana.
Si tratta di uno dei piatti
caratteristici della tradizione romana, il termine abbacchio
deriva da "bacchio" cioè bastone. Infatti l'agnello veniva prima
ucciso con forti percosse con un bastone. La carne si presenta
di colore rosa tenero, pallido infatti si ottiene da agnelli
giovani, che non superano i 4 Kg di peso. Si tratta di agnelli
da letto che non brucano ancora l'erba. Generalmente la ricetta
prevede una cottura al forno, ma può essere anche cucinato alla
cacciatora. |
L'olio di Tivoli.
Noto sin dall'epoca dei Romani,
veniva coltivato su tutto il territorio. Attualmente vi sono
moltissimi ulivi centenari e la produzione di olio rappresenta
un'importante fetta dell'economia tiburtina.
I carciofi
romaneschi
Il carciofo è un prodotto tipico delle regioni che si affacciano
sul Mediterraneo, conosciuti sin dal tempo degli Egizi. I
carciofi romaneschi possono essere considerati come simbolo del
Lazio e ancora ai nostri giorni in numerosissimi paesi si
svolgono regolarmente le feste e le sagre del carciofo. Il
carciofo romanesco si presenta molto grande, di forma quasi
sferica, senza spine. Sono ottimi da cucinare ripieni, ma
sicuramente la versione cruda con olio e limone è quella che ne
esalta maggiormente il sapore. La parte più ricercata è il
cuore, che presenta le foglioline più tenere. Il carciofo si
conserva in frigorifero, anche se è preferibile una consumazione
fresca e cruda. E' una verdura molto ricca di ferro e di basso
valore calorico. Si prestano molto bene per accompagnare secondi
piatti sia a base di carne che di pesce.
CURIOSITA' & LINKS
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Pasta alla matriciana o all'amatriciana?
Non e' solo una differenza grammaticale... la differenza riassume
una secolare diatriba sulla cucina romana. Vi sono due versioni, ma solo
una è quella originale romana, la seconda infatti ha origini abruzzesi.
La ricetta col sugo di pomodoro e cipolla, ossia la matriciana romana
deriva dai "matari" (otri nei quali si conservava il pomodoro) e dal "matriciale"
tipica pianta aromatica. La ricetta abruzzese invece è in bianco e senza
cipolla.
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