a cura di Guido
Beltramini e Giovanna Borasi
un progetto del Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea
Palladio e del Canadian Centre for Architecture
Genealogie / Genealogies, la prima mostra temporanea ad essere ospitata
nel Palladio Museum, racconta attraverso lo sguardo del fotografo
americano Max Belcher il palladianesimo inconsapevole degli schiavi neri
liberati dai campi di cotone nordamericani che, tornati in Africa,
ricostruirono "a memoria", con materiali locali, le ville dei propri
padroni.
Fra il 1816 al 1847 diverse organizzazioni nordamericane favorirono
l'emigrazione di neri americani liberi, o liberati a patto che
lasciassero gli Stati Uniti, verso la Liberia. Diciassettemila coloni
(afro)americani vi fondarono nuovi insediamenti.
I nuovi arrivati tentarono di influenzare le popolazioni indigene. Essi
riproposero almeno in parte i modi insediativi delle comunità americane:
organizzazione sociale, pratiche di sepoltura, toponomastica. Ma fu
soprattutto l'architettura a diventare un modo per imporre il proprio
dominio culturale sulle comunità locali. |
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