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"OFELIA 4e48" di
Stefano Cenci, 2 Marzo 2012 al Teatro Scientifico (L'arsenale del
teatro) di VERONA
OFELIA 4e48
liberamente tratto da
4:48 Psychosis di Sarah Kane.
uno spettacolo di
Stefano Cenci
con Elisa Lolli
una produzione Compagnia
Stefano Cenci
in collaborazione con Arti
Vive Festival - Soliera MO / Pensieri Acrobati
Ascendo! Dalla vita
all'arte. Non dalla vita alla morte. Non dalla vita ad altra vita. Dalla
vita all'arte. Povera me. Ofelia da 2 soldi. Ofelia senza pretese.
Ofelia in quattro e quattr'otto. Ofelia da rigattiere. Ofelia
antiquariato. Illustre suicida di carta stampata. Povera me, con me,
senza me... Brucio! / tanto di vita / che mi faccio cenere / alla cenere
/ alla cenere [...] fumare, respirare, vivere, sfumare, lenta eutanasia
/ io, portatore sano di cibo per vermi / pago l'affitto /
l'assicurazione dell'auto / saluto la camera da letto / mi specchio e
vado / sottoterra vado / sotto il mare vado / come polline da vento
portato / vado.Povera me. Povera Ofelia da vita tradita. Illusione non
ti credo più. Non ti vedo più. E più non parlo. Stefano Cenci ed Elisa
Lolli |
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Ofelia 4e48 è
uno spettacolo in cui mondi paralleli si incontrano di tanto in
tanto, come in uno zapping televisivo repentino di canale in
canale; così repentino che il programma sembra sempre lo stesso
e lo spettatore ha l'impressione di assistere ad un impazzito
gioco di ruoli, inquietante e divertente al contempo. Sulla
scena si alternano Ofelia e Amleto, Sarah e il suo medico,
l'attrice e il regista, Elisa e Stefano, la follia e il
raziocinio, l'arte e il sociale, l'inafferrabile delicata
violenza della poesia e la pesantezza conservatrice, cinica e
onnisciente del pragmatismo umano. Ofelia 4e48 è una corsa sul
filo dell'inesprimibile. È un'opera sinfonica ad una sola voce.
La musica è un coro inarrestabile, epico, melodrammatico. E
sulla scena noi siamo i corpi molli attraversati dall'impeto
della forza auto-distruttrice di Sarah; la stessa forza che la
rende unica, immortale, irraggiungibile. Lo spettacolo ha
debuttato al Festival VolterraTeatro nel luglio 2010.
NOTE DI REGIA
Tutto ciò che
si può dire di questo spettacolo è che è nato per caso, che ci è
scoppiato tra le mani, come un petardo che doveva fare una sola
innocua scintilla e che invece ha ustionato i nostri palmi.
4:48 Psychosis (a volte tradotta in italiano come Psicosi delle
4 e 48) è l'ultima opera teatrale della drammaturga britannica
Sarah Kane e risale al 1999. |
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L'opera non ha personaggi o indicazioni di scena
espliciti e ciò le conferisce un aspetto inconsueto per
un testo destinato alla rappresentazione. Il dramma è
scritto dal punto di vista di qualcuno con gravi
problemi di depressione, un disordine mentale di cui
Sarah Kane stessa soffriva, ed è organizzato come un
lungo monologo. Dopo aver completato questo testo Sarah
Kane tentò il suicidio ma fu salvata in extremis e
ricoverata in ospedale. Dopo poco tempo fu ritrovata
morta, impiccata coi lacci delle sue stesse scarpe. Era
il 20 febbraio 1999. Il nostro Ofelia 4e48 è un gioco
di sostituzioni. Alle tante parole di sfogo poetico,
drammatico e definitivo dell'autrice inglese sono state
sovrapposte immagini a volte rassicuranti, a volte
tenebrosamente rassicuranti. I picchi lirici, gli acuti
tragici sono stati sostituiti con momenti demenziali,
barzellette e trappole di sorrisi. Il conflitto che
Sarah aveva con se stessa è esploso, frammentando lo
spettacolo in un caleidoscopio di personaggi e presenze,
schegge della propria complessa personalità,
testimonianza di una vita d'artista così complicata, da
risultare incomprensibile a questo mondo, e così
distante dall'attitudine profondamente umana a
semplificare tutto, per rendere il tutto comprensibile,
accettabile, digeribile. Sarah è stata un'artista, una
ragazza, dalla sensibilità così scottante da non poter
appartenere a questa vita. A questa sola vita.
CONTATTI DISTRIBUZIONE e ORGANIZZAZIONE
Riccardo Soffritti
per
Dimensioni Parallele Teatro
r.soffritti@dimensioniparalleleteatro.it
+39.339.1379335
www.dimensioniparalleleteatro.it
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