Fanno da corona la poesia della
natura di Anna Gioia e di Susy Senzacqua, le incisioni di
Vincenza Costantini sul tema della figura femminile, un
acquerello di Anna Maria Tessaro di alta poesia figurativa e un
morbido pastello di Selly Avallone sul tema dell’annunciazione.
Da controcanto la pittura materica di Angela Scappaticci, le
composizioni lignee di Fabio Santori, un lavoro di Marina
Assenza di taglio informale e
un dipinto di
Maurizio Lepori realizzato con impasti e colature di colore.
Interessanti gli accostamenti: ad esempio nella sala della
grande Macchina Processionale, in legno dorato del tardo
settecento, un’opera di Rosita Sfischio, “La chiesa militante”,
densa di particolari narrativi e “Il Cristo”, con il volto
reclinato, di Marco Sciarpa. Continuando tra reliquie di santi e
stendardi un bassorilievo di Maria Felice Petyx e due piccoli
bronzi, di sicura regia plastica, di Riccardo Paolucci. La sala
della Compagnia delle Congreche ospita “La torre di Babele” di
Stefano Sorrentino, densa di significati simbolici, i dipinti di
Antonella Pernarella di raffinata composizione geometrica e una
recente opera di Cristina Messora ricca di affioramenti poetici.
Nella stessa sezione “Madonna in trono con Bambino” di Maria
Ceccarelli, un nitido richiamo alla
devozione popolare e
“Madonna con bambino” di Egidio Scardamaglia, di
ispirazione rinascimentale e in perfetta simbiosi con le tele di
arte sacra del museo. Lo studiolo dell’abate accoglie invece “La
pietà” di Mauro Kronstadiano Fiore. Ad arricchire il percorso
espositivo un prezioso tabernacolo rinascimentale in pietra
dorata recentemente restaurato dall’opificio delle pietre dure
di Firenze |
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