In tasca ha la lettera di un notaio che certifica l’identità di
suo padre, un soldato sardo morto in guerra. A Nuoro troverà il
nonno Michele Angelo e la zia Marianna, le ultime persone
rimaste di una numerosa famiglia colpita dalla cattiva sorte.
Anni dopo, Vincenzo conosce Cecilia, di cui s’innamora sebbene
promessa sposa a un altro. Se è vero che la disobbedienza chiama
il castigo, forse è anche vero che quell'amore è l'ultimo anello
di una catena destinata a non aver fine. Marcello Fois fa il suo
esordio nel 1992 con il romanzo Ferro Recente (Granata
Press) e, nello stesso anno, vince il “Premio Italo Calvino” con
Picta (Marcos y Marcos). Con i romanzi
Nulla
(Il
Maestrale, 1997) e Sempre caro (Il Maestrale,
1998) riceve rispettivamente il “Premio
Dessì” e il “Premio
Giorgio Scerbanenco”. Nel
2007,
con il romanzo Memoria del vuoto (Einaudi,
2006)
conquista il “Premio
Super Grinzane Cavour”, il “Premio Paolo Volponi” e
il “Premio Alassio 100 libri”.
Con il romanzo Stirpe
(Einaudi, 2009) riceve il “Premio Città di Vigevano” e il
“Premio Frontino Montefeltro”. Oltre che alla narrativa, si
dedica alla sceneggiatura televisiva e cinematografica e al
teatro per cui ha scritto
L'ascesa
degli angeli ribelli,
Di
profilo,
Terra di
nessuno, Stazione (un atto unico per la
commemorazione delle vittime della strage di Bologna) e
Cinque favole sui bambini. |
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