Di Giancarlo Siani,
giovane cronista del Mattino, ammazzato il 23 settembre
del 1985 si sa poco o niente, è diventato – giustamente
– uno degli eroi della lotta contro la camorra, un
emblema per la ricerca della verità, ma del suo lavoro,
del suo impegno, delle sue aspirazioni, e soprattutto di
quelle faticose indagini che hanno condannato killer e
mandanti per il suo omicidio non si sa quasi nulla.
Bruno de Stefano, ha
cercato di andare oltre la semplificazione che ha
trasformato Giancarlo Siani in un “giornalista-eroe”
giustiziato per avere svelato le trame segrete della
camorra. Leggendo gli atti delle inchieste, emerge,
infatti, una storia assai più complicata nella quale si
mescolano omissioni, depistaggi, inspiegabili vuoti di
memoria, impacciate contraddizioni.
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