La stessa che si ritrova,
per esempio, negli altorilievi con i quattro elementi,
collocati nel 1930 alla base delle colonne del Palazzo
della Borsa; o nei rilievi della Torre dei venti, meglio
nota come la Torre dell'autostrada all'uscita di
Bergamo; o, ancora, in altri altorilievi, come quelli
modellati per L'Università Luigi Bocconi e di cui, in
mostra, si possono ammirare oggi alcuni gessi
preparatori.
La sensibilità di
Leone Lodi per i toni della materia, naturali, oppure
ottenuti con sapienti processi di colorazione e
patinatura, gli permise di
creare episodi, figure e brani immersi in una vena di
eternità, ereditata dalla poesia di Adolfo Wildt e in
sintonia con la riflessione di Arturo Martini. Questa
vicinanza con tali maestri del Novecento, rappresenta un
importante capitolo indagato dalla mostra. Dallo studio
delle pose dei singoli personaggi, figure sacre o
mitiche, ritratti o nudi algidi, emerge infatti la sua
attitudine nel relazionarsi costantemente con lo spazio,
in termini assoluti.
La mostra di Soresina è la
prima tappa di un percorso che mira a valorizzare la
figura del maestro attraverso una mappa di visita alle
opere distillate nel territorio, ma soprattutto, grazie
all'importante progetto, in fase di definizione da
parte del Comune di Soresina, di un museo monografico
dedicato all'opera di Leone Lodi allestito nel centro
storico della città, dove confluirà una scelta dei
suoi lavori e la documentazione d'archivio.
Completa il
percorso espositivo, una sezione documentaria ricca di
foto d'epoca e un video realizzato appositamente per
l'antologica che, partendo
dagli ambienti del suo studio a Soresina, racconta la
fortuna del maestro ricercato per commissioni pubbliche
in tutta Italia. In concomitanza con questa grande
retrospettiva, sono stati predisposti da Ada Ceola e
Daniela Lodi alcuni laboratori didattici e percorsi
guidati alla scoperta dei temi,
ma soprattutto dei materiali, dei colori, delle tecniche
segrete della scultura di Lodi.
Biografia
Leone Lodi nasce a
Soresina il 14 ottobre del 1900. Trascorre parte della
sua infanzia a Biasca nel Canton Ticino, paese d’origine
della madre, e a nove anni viene affidato a dei cugini
di Soresina, che lo avviano alla professione di
scalpellino. Giovanissimo, nel 1914, inizia a esercitare
a Milano dove continua la sua attività di artigiano
decoratore, frequentando i corsi serali dell'Accademia
di Brera e quelli della Scuola Superiore d'Arte
Applicata del Castello Sforzesco. Negli stessi anni
comincia a farsi conoscere come riproduttore e
sbozzatore presso gli atelier d’importanti scultori
milanesi, primo fra tutti Adolfo Wildt, alla cui memoria
rimane sempre affezionato. L'avvicinamento al Novecento
italiano, movimento guidato da Margherita Sarfatti,
sfocia nel 1929 nella partecipazione alla Seconda Mostra
del gruppo allestita al Palazzo della Permanente di
Milano con il Busto di Agnoldomenico Pica. Il culmine
della sua attività è segnato dalla statuaria monumentale
per il palazzo della Borsa di Paolo Mezzanotte
(1930-1931), oltre che dalla collaborazione con Mario
Sironi in occasione della V Esposizione triennale di
arti decorative di Milano del 1933 e ancora dallo
scambio dialettico con l'architetto Agnoldomenico Pica
per il concorso per le porte del duomo di Orvieto e per
il monumento a Giuseppe Grandi a Milano. Nel 1937, con
il bassorilievo per l'Exposition Universelle di Parigi,
inaugura uno stile più originale che nasce da una
rivisitazione personale della scultura classica. Fanno
parte di questa fase il monumento ai caduti di Bergamo,
oggi distrutto, i rilievi per la sede del "gruppo
rionale Fabio Filzi", per il nuovo Palazzo di Giustizia
progettato da Marcello Piacentini (1938) e per la nuova
sede dell'Università Bocconi di Milano di Giuseppe
Pagano (1940). Nel 1943, a seguito della perdita della
casa e dello studio di Milano a causa dei bombardamenti,
Lodi si trasferisce a Soresina, suo paese natale, dove
continua a operare realizzando i monumenti ai caduti di
molte città del cremonese, il progetto della facciata
del Cimitero di Soresina e la serie di sculture per il
Teatro Manzoni di Milano. Muore il 13 settembre 1974 a
Soresina.
LEONE LODI
(1900-1974) I segreti dello scultore
a cura di Chiara Gatti
8 dicembre 2012 – 17 marzo 2013
Sala del Podestà, Sale
Comunali – Palazzo del Podestà
Via Matteotti 4, Soresina (CR)
Orari: SALA MOSTRE sabato
e festivi 10 - 12 e 15 – 19, venerdì 16 – 19, Natale 16
– 19,
lunedì chiuso; martedì, mercoledì e giovedì a
disposizione per gruppi, previa prenotazione nei
giorni feriali dalle 9 alle 12 al numero 0374349414,
referente Daniela Corda; STUDIO di Via
Verdi 8, sabato 10-12 e 15-19, altri giorni su
prenotazione.
Ingresso gratuito
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