Nel 2012 è in tour con
uno spettacolo parodico-surreale che partendo dai linguaggi e dalla
retorica del quotidiano costruisce un mondo bislacco e racconta fiabe
sull'assurdità del reale. Lo spettacolo si chiama 'Fanciullini Al
Pascolo' e disquisisce di mortadelle vendute nelle librerie, della
retorica di Saviano, di mancanze affettive e orsetti lavatori.
Fanciullini al
pascolo, spettacolo sul
candore infantile e sull’avvizzimento dell’adulto medio, sulla retorica
dei giornali e sul trapianto di capelli da Saviano a Conte.
“Felix Siriano, alias
Fabio Cardetta, è artista eclettico quanto irriverente. Mescola in sé
l’alta formazione umanista con un gusto tutto meridionale per
l’annichilimento di ogni presunta nobiltà o superiorità del prossimo,
per ogni rendita di posizione, per ogni credo semplicisticamente difeso.
Il gusto rabelaisiano (e non solo) per l’escatologia e il corporale, si
confonde nei suoi testi, con la lezione dei grandi poeti russi ed
anglosassoni. Il senso del ritmo, poi, nonché la lezione dei grandi
affabulatori dal medio-evo a noi, passando attraverso grandi nomi che
qui si ha troppo pudore di nominare: questi gli elementi dei suoi pezzi
in cui il colto e il villano s’incontrano perché gli uomini, strano a
credersi, al termine della visione di uno spettacolo di Siriano, possono
esser creduti davvero tutti uguali. Non per altro. Cagano tutti.
Canta e balla
talvolta - se ubriaco e gli si butta qualche moneta tra le mutande.
Insomma Felix Siriano e un gran uomo. Magnifico. Bellissimo. Superiore,
si potrebbe quasi dire.“
(Lapo Elkann)
Dice di sé: “Dicono di me
che sono il più grande comico contemporaneo,
il degno erede di Pippo
Franco. Ma lui ha lasciato tutta la sua eredità a Pamela Prati e Valeria
Marini.
Punto a diventare il degno
erede di Valeria Marini.“

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