«Mentre dipingo un’immagine –
spiega Fratantonio – essa mi si modifica dentro, la forma si
altera, si fa altra nei contorni, pur mantenendo la sua
originaria identità strutturale; le atmosfere mutano, una nuvola
di disfa, un giallo sfuma verso l’arancione. Il risultato finale
dell’opera cristallizza soltanto una fase, un attimo, un
passaggio di quel movimento e il quadro diventa la negazione del
fluire dell’idea».
I dipinti - una novantina di
opere, tra tecniche miste e oli, che ripercorrono gli ultimi due
decenni di attività dell’artista - nascono dall’idea del
mutamento, dell’inarrestabile fluire del tutto, dell’unicità e
irripetibilità di ogni opera nonostante l’apparente somiglianza
dei paesaggi.
Marine, alberi solitari, colline
baciate dal sole, misteriosi notturni raccontano la memoria,
l’affezione ai luoghi natii, la luce, i colori del paesaggio
mediterraneo, ma soprattutto la contemplazione dell’anima
dell’artista attraverso le forme del paesaggio nel succedersi
delle stagioni della vita. I testi del catalogo sono di Gonzalo
Alvarez Garcia e Diego Guadagnino.
La mostra potrà essere visitata
tutti i giorni dalle ore 10.30 alle 12.30 e dalle ore 19 alle
23. |
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