taranterra
è una messa in scena in cui gli attori
danno vita agli oggetti, ai quadri e ai loro abitanti
evocati dai versi, servendosi esclusivamente dei propri
corpi, di tammorre, bastoni e tessuti che trasformano e
ridisegnano lo spazio dell’azione, evocando
ora la tenda nel deserto di un anacoreta, ora una
processione, una penultima cena, una piazza d’armi, una
distesa assolata di grano, un formicaio, un tempio, un
pantano, una giostra, un giaciglio, una fossa, un solo
luogo di ricongiungimento e a un tempo di separazione.
Uno spettacolo pensato per essere rappresentato ovunque
il teatro possa tornare a essere un momento collettivo
di reciproco ri-conoscimento (o di ri-conoscenza?)
profonda, tra chi offre e riceve, chi riceve e offre.
Una produzione indipendente e
autofinanziata grazie ai contributi volontari del
pubblico, direttamente raccolti nei luoghi della
rappresentazione, che lascia agli spettatori scegliere
se il teatro abbia ancora ragion d’essere e vivere
ancora, a dispetto del momento d’annichilimento che la
nostra storia collettiva sta attraversando.
L’iniziativa non ha sponsor economici, ma
enti ed esercenti che hanno appoggiato l’iniziativa.
Credits
musiche Andrea
Tarantino
con la partecipazione di Leslie Visco
(voce soprano)
costumi Monica
Palomby
consulenza scenica Armando Alovisi
disegno luci Ettore Nigro
training vocale Caterina Leone
aiuto regia Gennaro
Schiano e Raimonda Maraviglia
fotografia Teresa
Raiano
grafica Marco Di
Lorenzo
Una produzione indipendente
Asylum Anteatro ai Vergini
Contatti: vico Santa Maria del Pozzo 43/B
347 101 2863 –
asylumanteatro@libero.it
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