“Vedere il proprio spettacolo avere
successo, crescere e “farsi le ossa” anno dopo anno, è
il sogno e l’orgoglio di ogni drammaturgo e regista. E
lo è per me, che affronto per il terzo anno consecutivo
l’allestimento de “Le mattine dieci alle quattro”.
Reduce dalle grandi soddisfazioni delle passate
stagioni, quest’anno lo spettacolo va in scena ancora
una volta a Roma, al Teatro Roma, e sarà poi a maggio al
Teatro Traiano di Civitavecchia e al Teatro Elfo-Puccini
di Milano. E già stiamo pensando alla stagione
2012/2013. Quest’anno entra nello spettacolo un nuovo
protagonista, Alessandro Marverti (attore conosciuto dal
grande pubblico per le due serie televisive di Romanzo
Criminale), e anche questo dimostra che gli spettacoli
crescendo cambiano, si adattano alle nuove esigenze, si
trasformano. Ciò che mi dà la tenacia e la fiducia di
riproporre ancora una volta la storia di William, Cira e
Stefan con la loro dura realtà e i loro sogni, è avere
avuto la prova di quanto il pubblico abbia bisogno di
entrare nelle storie che raccontano il nostro presente.
Storie che, al di là della possibilità di poter
riconoscere come appartenenti al proprio tempo, riescano
a farlo divertire, riflettere ma soprattutto
emozionare”.
Luca De Bei
COSI’ LA STAMPA:
"Con
questo testo Luca De Bei, un nostro autore attento ai
nodi umani e sociali della contemporaneità, ci porta con
amore e con pazienza nei luoghi oscuri della
quotidianità"
Rodolfo Di Giammarco – La Repubblica
"De Bei ancora una volta ha la sensibilità giusta per
mettere in scena una storia d'amore fatta di dubbi,
emozioni, impacci, e trasalimenti."
Paolo Petroni – Corriere della Sera
"Sogni
e realtà di tre giovani, coscienze irrisolte, figli di
questi tempi amari, sottolineati in scena dalla koinè
linguistica di italiano, romanesco, rumeno. Lo
spettacolo si fa forza su un iperrealismo sia nella
bella impostazione scenica sia nella recitazione resa
con verità stanislavskiana dai giovani interpreti"
Anna Bandettini – La
Repubblica.it
"Buona
novità di De Bei, convince dell'autenticità di
personaggi
e
offre un'ottima occasione ai giovani interpreti"
Masolino D’Amico – La Stampa
"Un
ritratto che funziona perché la prerogativa di De Bei è
riuscire a schivare la retorica pur camminando nei
pericolosi registri tematici dell’emarginazione, delle
morti bianche, della solitudine metropolitana"
Paola Polidoro – Il Messaggero
“Una atmosfera livida, anche
acusticamente assimilabile all’affannoso respiro
metropolitano, offre una completa credibilità alla
vicenda, assicurata e supportata dalla recitazione
intensa e appropriata degli attori che costruiscono e
svelano uno spaccato quotidiano con autenticità
scarnificata , immediatamente rivolta alla presa di
coscienza del pubblico”
Tiberia De Matteis – Il Tempo
“Sa tratteggiare con delicatezza anime
sofferenti e sfaccettate”
Barbara Nevosi - Metro
“C'è
una solitudine che è tutta linguistica, semantica: un
linguaggio povero, marginale, che tradisce e svela la
periferia non solo urbana, ma dell'anima, uno stare
fuori dai giri, in microcosmi che sono abitati da monadi
scontrose e bisognose. Racconta anche questo il bel
testo di Luca De Bei”
Andrea Porcheddu – Delteatro.it
“De
Bei ha la straordinaria capacità di raccontare una
storia privata dalla quale fa emergere la realtà
dell’Italia contemporanea antropologicamente mutata
dalla tivù “
Alessandro Paesano – Teatro.Org
“Splendido lavoro di De Bei (…) personaggi pieni di
intensità e vigore
quanto
mai inseriti nella realtà attuale”
Lucio De Angelis – Notizie Radicali
“Sarebbe piaciuto a Pasolini per la verità e la
delicatezza della storia che racconta. (…)
De Bei
non si accontenta di stereotipi e tratteggia il profilo
di persone, non categorie sociologiche. (…) Il pubblico
gradisce: risponde, applaude, dialoga a spettacolo
concluso”
Silvia Guidi – L’Osservatore Romano
“Uno
spettacolo da vedere e a cui abbandonarsi”Laura
Sales – Saltinaria.it
“Le
mattine 10 alle 4 parla a tutti noi, alla nostra vita
frenetica”
Persinsala
“I tre
protagonisti nella loro ruvida semplicità , sono
struggenti, indifesi e vittime di una società spietata”
Monica Menna – Teatro.org
“Tutto
da vedere e gustare”
Maurizio Bonanni – L’Opinione
“Accade raramente di assistere a spettacoli così ricchi
di accenti, contenuti,
e
spunti di riflessione”
Andrea Cova – Saltinaria.it
“De
Bei ha saputo affrontare temi come il precariato,
l’immigrazione clandestina, e le morti bianche
con
una apparente leggerezza che nasconde una grande
capacità e profondità di analisi”
Miriam Comito – Tuttoteatro.blogspot.com
“Uno
spettacolo sobrio, perfetto dal punto di vista tecnico,
efficace da quello drammaturgico.
Attori
formidabili, un ottimo lavoro.”
Flavia Faloppa – Mercuzionline
“Da
vedere” Luca Maria Brogli –
L’occhio
“Da
non perdere” M.Grazia Papa
– L’altro quotidiano
“Luca
De Bei è la poetica del sentimento”
Andrea Monti – TeatroTeatro.it
“In
sala il pubblico si alterna tra risate fragorose e
lacrime amare, fuori è destinato a riflettere”
Emanuela Andreocci – Nuova Agenzia Radicale
“Luca
De Bei scrive e dirige uno spettacolo che poggia sulla
forza delle parole” Patrizia
Vitrugno – Il Grido.org
IL
REGISTA E L’AUTORE
Luca De Bei:
Diplomato alla scuola di recitazione del
Teatro Stabile di Genova, è anche drammaturgo, regista e
sceneggiatore. Tra i suoi testi: “Buio Interno”, “Un
cielo senza nuvole”, “La spiaggia”, “Un
cuore semplice” (ispirato al racconto di Flaubert),
“Cellule”. Nel 2001 vince il Premio Flaiano e nel
2002 il Premio Europeo per la drammaturgia del Festival
di Heidelberg. Con “Le mattine dieci alle quattro”
vince nel 2010 il Premio Golden Graal per la regia e nel
2011 il Premio Le Maschere del Teatro come miglior
novità italiana. Nel novembre 2011 presso la rassegna de
I Lunedì di Artisti Riuniti al Piccolo Eliseo Patroni
Griffi, ha presentato il suo nuovo testo dal titolo: “Di
notte che non c’è nessuno”.
GLI ATTORI
Federica Bern:
nasce a Rovigo. Si diploma nel 1995 presso l’Accademia
Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” di
Roma. Prosegue gli studi a Londra presso la LAMDA
London Academy of Musica and Dramatic Art. Collabora
con numerosi registi in teatro tra i quali si ricordano:
Luca De Bei, Riccardo Cavallo (sogno di una notte di
mezza estate; la dodicesima notte; il giardino dei
ciliegi), Marco Maltauro (rivista, il gabbiano,
la vera storia dei Beatles, Pensaci Giacomino),
Piero Maccarinelli (la partitella), Marco Carniti
(pene d’amor perdute, sleeping around), Marco
Simeoli (il viaggio di Felicia), Daniele Salvo (re
lear). Per la televisione è diretta da F. Miccichè
in “Medicina Generale”, G. Calderone per “don
zeno l’uomo di Nomadelfia”; G.M. Taverelli la dirige
ne “il caso moro”, G. Campiotti ne “l’amore e
la guerra”.
Alessandro Casula:
nasce a Roma. Si diploma nel 2005 presso l’Accademia
Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” di
Roma. In teatro collabora con Lorenzo Salveti (Fedra,
oh papà,povero papà..!); Roberto Guicciardini (Enrico
IV, Bariona o il figlio del tuono); Massimo Di
Michele (il funerale del padrone, affettati
all’italiana) Luca De Bei (un forte ronzio di
mosche); Corrado Veneziano (Il maestro e
margherita). Per il cinema e la televisione si
ricordano: “Accipicchia … ci hanno rubato la lingua”
regia di Corrado Veneziano; “L’Esorcista – La Genesi”
regia di Renny Harlin , fotografia di Vittorio Storaro.
Alessandro Marverti:
Si diploma nel 2008 presso l’Accademia Nazionale d’Arte
Drammatica “Silvio d’Amico” di Roma. Inotre
frequenta
seminari con Luca Ronconi, Peter Clought, Danio
Manfredini e i laboratori teatrali del Centro Studi
Enrico Maria Salerno. Lavora
con registi quali Massimiliano Bruno (Potere
alle Parole), Luca Bargagna (La Bottega del
Caffè, Come Lui mentì al Marito di Lei),
Massimiliano Farau (Killer Joe), Piero
Maccarinelli (Troilo Vs Cressida), Lorenzo
Salveti (I Ponti di Madison County, Triologia
d’Ircana), Loris Fabiani (Lunanzio e Lusilla
all’inferno), Fabio Cavalli (Gadda VS Jenet),
Valentina Esposito(La città dolente, Studio su
Amleto, Le tre sorelle). Per il cinema ha lavorato
in “La Strada Verso Casa” regia Samuele Rossi
come protagonista e in “La Pecora Nera” regia
Ascanio Celestini nel ruolo del “Secco”.
Per la televisione è stao
Gigio in “Romanzo Criminale” e “Romanzo
Criminale 2” regia Stefano Sollima. Protagonista
anche di “Liberiamo Qualcosa” per la regia di
Guido Tortorella
I COSTUMI
Sandra Cardini: tra i suoi lavori
più recenti ricordiamo per il cinema “Gomorra
“regia di Matteo Garrone, per il quale è stata candidata
al David di Donatello.
; "Il sole nero" Di Krzysztof
Zanussi ; “Texas” regia di Fausto
Paravidino. Per il teatro “Un cuore semplice”
regia di Luca De Bei, “Romeo e Giulietta,
”“l’intervista”, “Noccioline”, “Un giorno d’estate” per
la regia di Valerio Binasco; “Sogno di una notte di
mezza estate”, “Il tartufo” per la regia di Carlo
Cecchi.
LE SCENE
Francesco Ghisu:
tra i suoi lavori più recenti si ricordano per la regia
di Pierpaolo Sepe: “il feudatario”, Il custode” , “4:48
psychosis”,
“Venditori di anime”. Con Luca De Bei collabora in “Un
cuore semplice”, “Un cielo senza nuvole”, con Pietro
Bontempo in “Top dogs”; con Paolo Sassanelli in “I cani
davanti alla lepre”.
“Moi
Aussi Je Suis Catherine Deneuve”
regia di Reza Keradmand.
“La
serva” e “Giulio Cesare” per la regia di
Maurizio Panici. “Erodiade”
con Maria Paiato per la regia di
Giancarlo Sepe.
Teatro
Roma
via
Umbertide 3 (p.zza S. Maria Ausiliatrice) 00181 Roma
- tel. 06 785.06.26
PARCHEGGIO CUSTODITO
via Umbertide 27.
Vendita biglietti:
dal lunedì al sabato dalle 10 alle 20
info@ilteatroroma.it - domenica e
festivi:
dalle 11.00 alle
13.00 e dalle 15.00 alle 20.00.
Biglietti:
Biglietto intero € 21
(comprensivo
di € 1,00 di prevendita).
Riduzioni per studenti, gruppi e Cral.
Orario degli spettacoli:
dal martedi al venerdi: ore 21.00 -
sabato: ore 17.00 ed ore 21.00 - domenica ore 17.30-
lunedi riposo
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