Ilir Zefi -
come lui stesso si definisce - è uno zingaro contemporaneo,
che in una feconda koinè contamina le sue radici con strumenti
veloci, capaci di scrivere con rapidità e immediatezza le pagine
del suo viaggio nel presente: action painting, jazz,
performance.
Giunto in
Italia dall’Albania all'inizio degli anni '90, Zefi,
formatosi all’Accademia di Belle Arti di Tirana nell’epoca
dominata da direttive estetiche che imponevano una figurazione
di tipo socialista, interpreta i suoi soggetti con una pittura
di carattere sempre più liberamente espressionista fino a
giungere alla svolta dell’astrazione. Partecipa alla XIV
Quadriennale di Roma nel 2005 e inizia a confrontarsi
con il mercato americano. Nel 2008 Zefi sceglie di vivere a
New York e i suoi lavori registrano un cambiamento
rinnovandosi nei colori e acquistando luminosità. A New York,
grazie anche al confronto con i maestri che ama, De
Kooning in primis, la pittura di Zefi si sviluppa
liberando la parte più istintiva e segreta del suo vissuto, con
una pittura viscerale senza incertezze e distante da certe forme
di arte contemporanea freddamente concettuali.
La lunga
collaborazione con la Galleria Russo si concretizza con la prima
importante personale nel 2008, Crash!a cura di Marco
Tonelli e prosegue nel 2009 presso la sede di Milano - la
Galleria Russo Asso di Quadri - con la mostra Jazz Painting
a cura di Marco Di Capua. |
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