“La
mostra proporrà lo stesso sentimento “inaugurale” insito
nell’apertura di uno spazio, non inteso solo come luogo
espositivo ma, in generale, come apertura e dilatazione
possibile dello spazio espressivo.-spiega
l’artista. “Le opere che esporrò avranno molto a che
vedere con questo cerimoniale d’apertura,
saranno forme e materiali che si dispongono ad aprirsi
come fa il fiore dopo lunga preparazione invernale Si
tratta del risultato di un lungo inverno di lavoro
solitario, senza il contributo di alcun aiuto, in uno
studio dove nessun altro, oltre a me stesso, ha messo
piede o mano, occhio o mente. Un inverno durante il
quale tutto quanto ho fatto fuori dallo studio è stato
il risultato di grandi impegni collaborativi con
differenti persone.”
Opere leggere e gioiose,
in grado di suggerire relazioni tra concetti poetici,
letterari e simbolici, all’interno di un territorio
armonioso e consapevole , indice di un’attitudine
costruttiva che conduce la matrice minimalista verso
orizzonti sensibili ed evocativi.
“E’ una mostra concepita
come una parentesi di riflessione, quasi una forma di
dichiarazione poetica legata all’idea di mettere in
relazione due momenti diversi di vita dell’opera,
l’ideazione e l’ esposizione, per presentare uno spazio
che sogna se stesso, secondo il desiderio dell’artista”
spiega Ludovico Pratesi.
Per sottolineare
ulteriormente questa attitudine legata a concetti come
accoglienza, armonia e condivisione, lo studio di Pirri
si aprirà nel corso della mostra per ospitare opere ed
interventi di altri artisti, che andranno ad interagire
con l’installazione. I primi “ospiti” sono alcuni
disegni di Primo Conti, di proprietà dell’artista.
Alfredo Pirri
(Cosenza, 1957) è considerato uno degli artisti italiani
più interessanti delle ultime generazioni. Ha
partecipato alla Biennale di Venezia nel 1988 e nel
1993, alla Biennale dell’Avana (Cuba) nel 2001, alla
Quadriennale nel 1996. Ha esposto in diversi musei in
Italia e all’estero, come il palazzo delle Papesse a
Siena, il palazzo Fabroni a Pistoia, il Centro Arti
Visive Pescheria di Pesaro.
La sua installazione Passi ,presentata presso il
Foro di Cesare a Roma, fa parte del nuovo allestimento
della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.
Ludovico
PRATESI, critico d'arte
e curatore, è Direttore artistico del Centro Arti Visive
Pescheria di Pesaro, curatore scientifico di Palazzo
Fabroni e Direttore della Fondazione Guastalla per
l'arte contemporanea. E' inoltre Presidente della
sezione italiana dell'AICA e vicepresidente dell'AMACI
(Associazione Musei Arte Contemporanea Italiana).
Collabora con il quotidiano "La Repubblica".
GIACOMO GUIDI - ARTE
CONTEMPORANEA
apertura da martedì a
sabato 11.00-13.00/16.00-19.00
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