In
tale ambito verrà presentato il saggio di Francesca
Di Castro Storie e segreti di via Margutta,
ed. Palombi, Roma, che analizza con particolare
attenzione quelle figure femminili che con il proprio
talento e coraggio hanno contribuito a rendere famosa
nel mondo la “Via dell’Arte”.
Via
Margutta: uomini e donne provenienti da tutto il
mondo hanno qui condiviso un sogno al di sopra di ogni
nazionalità, religione, estrazione sociale o lingua; un
sogno che stringe legami di amicizia e di fratellanza e
supera ogni barriera, un sogno che attraverso l’arte, la
musica, la poesia continua dalla notte dei tempi ad
indicare al mondo la strada per la salvezza della
civiltà.
Qui, da cinquecento anni, centinaia di artisti di ogni
continente continuano a confrontarsi nel nome della
cultura, a lavorare e a produrre idee, progetti,
emozioni e utopie che garantiscono la continuità del
progresso dell’arte.
In questa “casa” ogni artista, ogni cultore di Roma,
ogni amante della cultura, ha trovato posto ed ha potuto
esprimere il suo talento in libertà: ciò ha permesso che
anche tante donne artiste, italiane o straniere, vi
potessero vivere, lavorare, realizzarsi. Donne
eccezionali, di grande coraggio e capacità: personaggi
famosi o dimenticati, ma che hanno saputo lasciare il
loro “cuore” in via Margutta. Ne sono esempi la
bellissima Vittoria Caldoni di Albano, la “Venere degli
antichi” che fece disperare decine di artisti stranieri
nel tentativo di riuscire ad esprimere la perfezione del
suo volto; la scultrice Enrichetta Hosmer che fuggì
dall’America per venire a studiare a Roma; la sua
connazionale Margaret Foley; la paesaggista Maria
Bodtker di origine norvegese; la svedese Agnes
Börjesson; la pittrice Maria Chailly; fino ai nostri
giorni con note artiste come Clelia Bellocchio, Eva
Fischer, Carla Accardi, Eva Lipinsky e Novella Parigini,
simbolo della Dolce Vita. E poi scrittrici celebri come
Sibilla Aleramo che visse qui la travolgente stagione
d’amore con il poeta Dino Campana; Liala, pseudonimo
datole da Gabriele D’Annunzio; attrici come Irasema
Warschalowska, Luisa Ferida, Anna Magnani, Silvana
Mangano, Giulietta Masina; fotografe come l’inglese Eva
Barett o scenografe come Rosanne Sofia Moretti,
direttrice dell’Accademia di Danza in via Margutta, o
costumiste, come l’estrosa Boza Kozak o le sorelle Rhon
della SAFAS, che realizzarono i costumi per film come il
“Gattopardo” e “C’era una volta il West.”
(F. Di Castro)
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