Negli
anni più recenti Sarnari si è andato confrontando con
altre tematiche e in particolare con il colore/non
colore, il nero o con l'ossessione del mare,
raccontandolo in fermi immagine di enorme potenza, valga
per tutto la Grande onda, capolavoro e felice
ossessione di quel periodo.
Ora è nuovamente scattata la necessità di misurarsi con
grandi maestri del passato. Sono stati numerosi, tra
quelli in mostra a Rimini, a trasmettergli questo
stimolo.
Lo confermano i bozzetti che raccontano l'approccio di
Sarnari con numerose opere esposte nella superba mostra.
In un processo di decantazione e di selezione, due opere
hanno attratto il suo particolare interesse: Il
seminatore di Millet, capolavoro che ha incantato e
influenzato anche Van Gogh, e l'intensa Deposizione
di Tintoretto. In mostra Sarnari propone ben otto
diverse interpretazioni dei due dipinti.
Il tempo però non è passato invano, basta mettere a
confronto queste cancellazioni recenti con quelle
degli anni novanta per rendersi conto del percorso,
enorme, che l'artista ha compiuto.
Nelle nuove opere sembra avvertirsi l'impellenza di
rarefazione, tanto da confermare l'impressione di
un'artista che, salvando le forme, vuole come
purificarle, privilegiando campiture di puro colore
sempre più ampie, come se questi nuovi oli fossero una
sintesi tra le flagellazioni vecchia maniera e il
meraviglioso, denso nulla del nero.
Poi la necessità di inserire le figure in contesti
nuovi, decontestualizzati, o meglio inserite in
rappresentazioni che nulla hanno a che vedere con
l'iconografia della scena originale: ecco così il
Seminatore distendere il suo braccio e spargere i
semi di futura vita nel buio di una notte stellata, o in
momenti diversi dalla giornata, quasi come se il
racconto di Millet continuasse all'infinito e il
Seminatore, mai stanco, non volesse o non potesse
fermarsi mai.
In mostra, accanto alle opere nuove e "rivoluzionarie"
create appositamente per l'esposizione riminese,
verranno presentate le Cancellazioni "classiche"
di Sarnari, compresa la serie fondamentale per questa
espressione artistica, quella dedicata alla
Flagellazione di Piero ella Francesca.
Nel catalogo edito da Linea d'ombra, Marco Goldin
ripresenta il saggio che accompagnò la storica mostra di
Villa Foscarini del 1997, insieme a un saggio, nuovo, di
analisi delle Cancellazioni più recenti.
Sarnari è artista che continua a stupire per la sua
capacità di rimettersi costantemente in discussione, di
voltare pagina, affrontando temi e modalità sempre nuovi
ma sapendo anche, se l'emozione lo richiede, tornare a
ricerche storiche, interpretate con linfa e turgore del
tutto nuovi.
Informazioni e prenotazioni:
www.lineadombra.it
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