Segue,
in Cattedrale il 18 settembre la prima esecuzione
italiana in tempi moderni de Il diluvio universale
di Michelangelo Falvetti (1642-1692?), “dramma sacro” la
cui recente riscoperta si deve al Festival di Ambronay,
storica, prestigiosa rassegna dedicata alla musica
barocca. Il concerto costituisce l’occasione per
ascoltare un autore di primissimo rango del periodo
barocco: siciliano, musicista e presbitero, padre di una
musica accesa, caravaggesca nei suoi contrasti
espressivi e cromatici.
Il
22 settembre, si torna in Camposanto per una
produzione Anima Mundi realizzata in
collaborazione con la Fondazione Istituto Dramma
Popolare di San Miniato. Con la regia di Salvatore
Ciulla, la concertazione e la direzione di Guido Corti,
andrà in scena l’Arca di Noé di Benjamin Britten,
mistero - così lo definisce lo stesso autore inglese -
per voce recitante, soli, coro ed ensemble strumentale.
L’Arca ha coinvolto nella fase di preparazione
alcune scuole elementari pisane che hanno aderito
all’invito ad assistere, a scoprire come si costruisce
un’opera di teatro musicale.
Victimae paschali Laudes,
il concerto di venerdì 21 settembre in
Cattedrale, assume come titolo una celebre sequenza
intonata in particolare durante i riti pasquali. Il Coro
Costanzo Porta, diretto da Antonio Greco, ne percorrerà
l’evoluzione stilistica, in un tragitto che va dal
Medioevo ad oggi, con musiche di Praetorius, Di Lasso,
Lotti, Purcell, Bruckner, Campori, Liszt, sino al brano
vincitore della V edizione del concorso di composizione
sacra Anima Mundi del Maestro David Di Paoli
Paulovich (Trieste, 1973). La composizione, scritta a
quattro voci miste ed organo, è stata scelta fra 32
composizioni provenienti da tutta Europa.
Il
suono barocco, degli strumenti e della voce, è
protagonista nel concerto del 25 settembre. Il
soprano Nuria Real e il prestigioso ensemble Concerto
Köln partiranno da tre giganti italiani - Vivaldi,
Pergolesi, Dall’Abaco – per giungere a una cantata di
Bach, che tante volte si è rivolto alla musica italiana
per trarne spunti, idee, affetti.
A Sir
John Eliot Gardiner, con il Monteverdi Choir e
l’Orchestre Révolutionnaire et Romantique, è affidata la
conclusione di Anima Mundi, il 28 settembre
in Cattedrale. Gardiner e i suoi complessi artistici,
che a Pisa ormai sono “di casa”, eseguiranno la Missa
Solemnis di Beethoven. Quell’unione di
finito/infinito che è l’uomo convive in una tensione,
un’ansia, una ricerca infine di pace. Espressione,
disarmante per sincerità, del conflitto interiore
vissuto da Beethoven, capace qui, come in tutti i suoi
estremi capolavori, di percorrere la storia della musica
con uno sguardo d’aquila, altissimo e perfettamente
umano.
Segreteria Organizzativa e Biglietteria
Francesca Micheli
Opera
della Primaziale Pisana
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