La mostra si
pone come il seguito del progetto “Preghiere non Risposte”, in
cui l’artista rappresentava un possibile Diluvio ambientato a
New York, dove uomini e animali cercavano salvezza e rifugio in
un appartamento, come in un’ipotetica arca di Noè. In questa
nuova serie di immagini, invece, Anna Paola Pizzocaro descrive
una terra, Neverland, lontana dalla catastrofe che
ha invaso New York, e un incontro, quello tra gli Indigeni e i
pochi superstiti del Diluvio cittadino. Ambientato in un futuro
che ci riporta anche al passato, il racconto dell’artista vive
della suggestione della fiaba, che impone però una riflessione
profonda e viva su nuovo mondo che può e deve iniziare.
Note
biografiche
Nata e
cresciuta a Milano, fin da giovane ha una spiccata tendenza
artistica che la porta a frequentare prima l’Accademia di Belle
Arti di Milano (NABA) e in seguito a conseguire a 24 anni un
Master all’Ensad (Ecole Nationale Superieure Des Arts Decoratifs)
a Parigi dove si perfeziona in elaborazioni digitali improntate
sul lavoro di post-produzione e effetti scenografici. Finiti gli
studi rimane a Parigi e lavora per vari anni per Mikros Image e
Duboi curando gli effetti speciali prima dei film: “La nona
porta” di Polanski e “Asterix e Obelix Contro Cesare” di Claude
Zidi, e “Giovanna D’Arco” di Luc Besson, per poi dedicarsi a
diversi spot pubblicitari. |
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