Biografie
Alfredo Casali
Alfredo Casali nasce a Piacenza nel 1955. Dopo varie
esperienze artistiche tra pittura, poesia visiva e studi
filosofici (nel 1983 si laurea a Bologna con Luciano
Anceschi), Casali approda a un originale linguaggio
fondato su alcuni elementi archetipici ricorrenti
all’interno di veri e propri cicli. Sono le case, i
tavoli, gli alberi, le nuvole, le lavagne a costituire
da ora i riferimenti permanenti di una poetica rarefatta
ed essenziale. Tra i primi ad accorgersi e a valorizzare
la sua arte è Giovanni Fumagalli, che lo vuole tra gli
artisti della sua galleria (la storica Galleria delle
Ore di Milano) e che, dal 1986 al 1996, fungerà da guida
e da maestro. Nel 1993 è invitato alla XXXII Biennale
d’Arte Città di Milano e alla III Biennale di Cremona,
dove torna nel 1999 per la VI edizione. Numerose le
mostre, anche personali, in Italia e all’estero, fra cui
la recente personale al Centro Culturale San Fedele di
Milano e la partecipazione alla mostra dedicata a Imre
Reiner e all’astrazione internazionale in programma al
Museo d’arte di Mendrisio.
Leonardo Cemak
Leonardo Cemak è nato a Senigallia da padre marchigiano
e madre polacca di origine ucraina. Ha studiato
all'Istituto di Arte di Ancona e all'Accademia di Belle
Arti di Bologna. Pittore, disegnatore, illustratore,
vignettista, ha collaborato con molti giornali e riviste
tra cui L'Unità, Rinascita, Esquire, Panorama, Epoca,
Linus, Comix, L'Europeo. È stato per dieci anni
collaboratore del Satyricon di Repubblica. Mostre
personali recenti: Oceano Adriatico, Reggio Emilia 1997,
Dipinti e disegni, Milano 1998, Dieci Opere, Homino
Sapiens, Morale della favola, Urbino 1999-2000-2001,
Sguardi, Milano 2001, Cemak, istruzioni per l’uso,
Ancona 2004, Attraverso lo specchio, Milano 2004, Due
misure, Reggio Emilia 2005, Sequenze, Macerata 2006,
Presagi, Milano 2007, Dottor Cemak e Mister Hide,
Camerino 2007, Opere decenti, Tolentino 2008, Le stanze
nel bosco, Jesi 2009, Non portarmi nel quadro di sera,
Arcevia 2011. Nel 20011 ha partecipato alla Biennale di
Venezia nell’ambito del 150° Anniversario dell’Unità
dell’Italia.
Jean
Michel Folon
Nato a
Bruxelles nel 1934 segue gli studi di architettura
presso l’École Saint-Luc che abbandona nel 1955 per
dedicarsi al disegno. Si trasferisce a a Parigi dove
inizia con successo il suo lavoro di illustratore.Nel
1975 viene utilizzata dal canale televiso francese
Antenne 2 una sua striscia animata in apertura e
chiusura delle trasmissioni, da questo momento il suo
omino blu sarà conosciuto e amato dal grande pubblico.
Esposizione personali dedicate alle sue opere,
acquarelli, incisioni e sculture vengono allestite nei
più importanti musei del mondo. Il 27 ottobre 2000 viene
inaugurata una fondazione a suo nome con sede al parco
de La Hulpe nei dintorni di Bruxelles dove si trovano
più di trecento sue opere. Nel 2003 viene insignito
dell'Ordine della Legione d'Onore dal Presidente della
Repubblica francese Jacques Chirac, e riceve inoltre la
nomina ad Ambasciatore dell'Unicef. Il 20 ottobre 2005
l'artista si spegne dopo aver realizzato il suo ultimo
sogno, il restauro di una barca d’epoca che aveva
chiamato Over the Rainbow.
Mario
Giacomelli
Mario
Giacomelli nato nel 1925 a Senigallia dove è scomparso
nel 2000, lavorò tutta la vita nella Tipografia
Marchigiana e si dedicò alla fotografia (in gioventù
anche alla pittura e alla poesia) soltanto nel tempo
libero, fotografando i dintorni di Senigallia. Le sue
immagini rappresentano un vero e proprio capitolo nella
storia della fotografia. Nel corso degli anni Cinquanta,
ma soprattutto dopo che il MoMA di New York acquistò la
serie Scanno, nel 1963, Giacomelli acquisì grande fama
in Italia e all’estero. Nelle sue foto, quasi sempre in
bianco e nero, di cui curò personalmente la stampa fino
a portare a galla i segni che più lo interessavano, la
realtà era trasfigurata in idee e sensazioni, superando
il dibattito allora in corso nella fotografia italiana,
fra formalisti e neorealisti. Il segno che ottenne nelle
sue stampe è memorabile; i neri carichi e il forte
contrasto chiaroscurale hanno contribuito a evidenziare
il segno grafico di un paesaggio traghettato in una
visione astratta delle sue forme e i suoi confini.
Giacomelli ha altresì affrontato temi esistenziali,
legati all’iconografia dell’amore e della sofferenza,
soprattutto nei lavori a sfondo sociale.
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