“L’uovo della collettività” è
un’installazione complessa composta da quattro parti e da più di
1000 uova dipinte a mano, realizzate con la collaborazione degli
studenti del Liceo artistico “Bellisario-Misticoni” di Pescara,
coinvolti dall’artista in una lectio magistralis per
interpretare attraverso la libera creatività e cooperazione il
“senso” della sua opera presentata alla Biennale di Venezia.
Tutti gli elementi riuniti nella pittoscultura rappresentano il
tema della Creazione, della Rinascita e dell’Unità, pensando
alla ricorrenza del centocinquantenario.
L’arte è un’esperienza spirituale
capace di recuperare la radice comune di tutte le cose e
l’Installazione proposta diviene luogo plurale, territorio del
divenire sociale, spazio collettivo chiamato a rispondere alle
esigenze di una società complessa; essa esprime l’individualità
del singolo elemento e la sintesi di un progetto globale.
L’opera si identifica nella sue
quattro parti componenti (singolarmente autonome) da una parte
nell’uso di un elemento altamente simbolico e referenziale come
l’uovo e nella sua complessa e articolata costruzione,
dall’altra nell’affermazione del concetto dell’unità dell’opera
d’arte, intesa come forma globale composta da più elementi, in
analogia, quindi, a quello del Paese Italia, nato dall’unione di
più popolazioni e dalla condivisione dell’ideale di patria,
intendendo la condivisione come il massimo arricchimento
possibile nella vita di un individuo e di una Nazione. |
|