1992-2012
Vent’anni di festival non sono uno scherzo, ma non è tempo di
celebrazioni e nostalgie, non ancora. Seppur carichi di ricordi, siamo
sempre sbilanciati in avanti, pronti a cogliere le urgenze personali e
sociali, e motivati a creare nuove occasioni di confronto, di bellezza,
di pace. Figura tutelare di questa edizione sarà Gino Girolomoni, a cui
non perderemo occasione di fare riferimento. L’immagine del festival
riproduce il suo monastero, la sua locanda, la sua cooperativa, la sua
utopia, la sua e – come ripeteva
spesso - “la nostra madre terra, che ci nutre, e noi dobbiamo
custodirla”.
Le conferenze
Giorgio Fornoni,
da giornalista sensibile e coraggioso, ha incontrato personaggi e storie
che meritano di essere conosciute, per capire un po’ meglio la nostra
contemporaneità. San Francesco è stato un protoecologista? Ce ne parla
Ortensio da Spinetoli. Erri De Luca, poeta operaio e ebraista per
volontà, è un grande sacerdote della parola. Silvia Cecchi, che
maneggia la legge per mestiere, si pone e ci pone delle domande sul
senso della giustizia. Duccio Demetrio da anni raccoglie i
segreti dell’animo umano, depositati nei diari, e ne conosce i silenzi.
Lucia Tancredi indaga l’intimità di due donne speciali, Adriana
Zarri e Julka Schucht, cercando l’universale nel privato. Andrea
Segré ci spiegherà perchè un altro mondo è possibile, anzi,
auspicabile, anzi, inevitabile. Marcello Balzani avrà gioco
facile a dimostrarci che la cattiva architettura non è solo quella che
cade alla prima scossa. Nicolai Lilin racconta la sua
vita, le gang siberiane, i tatuaggi, la guerra in Cecenia e infine la
lenta rinascita. Gli amici di Nomadelfia hanno tutta la nostra
simpatia, perché realizzano una utopia senza essere preda della
conseguente malinconia. Elena Stancanelli racconta una vicenda
poco nota ma spiazzante: pensavate che “La vita è bella” di Benigni
fosse
un’assurdità? Infine
Filippo Mondini e don Tonio Dell’Olio ci riportano
all’attualità, a quelle voci di speranza da santificare, nel loro
contrasto con gli orizzonti orridamente basici delle mafie.
I concerti e i
reading
La nostra simpatia per
world music e contaminazioni varie appare evidente anche in questo
cartellone. Divertiamoci con le etichette. I Tijmbrando Group
praticano l’easy-fusion, il trio Consolmagno-Salvatori-Spinaci
occhieggia verso l’ambient-etno-jazz, i Sacateca riducono le dosi
di jazz per aggiungere un pizzico di afro-latin-soul, i Dissoi Logoi
approfondiscono l’arcaico-minimal-esoterico, gli Enten
Hitti affondano nell’ipno-natural-protomusic, i Syd Arthur
sono new psichedelic-Canterbury rock al 100%, come Lassociazione è 100%
folkrock, ma con un po’ di kombat. I Magic Tombolinos sono combo,
cioè ne combinano di tutti i colori (balkan, gypsy, jazz, flamenco,
latin, tango, hip hop e drum&bass), come imprevedibile è l’Intemporanea
Ensemble di Mario Mariani, tra fluxus, tredicafonia (che viene dopo
la dodecafonia) e istrion-music. La Contraclau propone new
medieval-troubadour, mentre Frida Neri un reading poetico,
canzone-teatro musicalmente autoriale. Roda de Choro è quasi
filologia, ovvero folk brasiliano precontaminazioni, mentre Ur.L.O.
è 150 anni più giovane, con il suo digitalambient-sound nonché
real-time music, su cui si innesta, tanto per ottenere i pieni crismi
culturali, una vera voce lirica. Antonio Cavanna narra di uomini,
barche e mare; il bello è che si tiene su una barca in navigazione.
Quindi…neorealismo.
I seminari
Parlare va bene, ma
fare è meglio. Per questo vi offriamo anche varie opportunità per usare
il corpo, le mani, il respiro, l’udito, tra una cena, una conferenza e
un concerto. Approfittatene. Con Massimo Ottoni potrete
sperimentare e apprendere i segreti del disegnare immagini effimere con
la sabbia su un vetro. Mariolina Zitta è una esperta di musica
naturale, fatta senza strumenti canonici, sviluppando così la
sensibilità ai suoni. Perfetto per bambini, ideale per adulti. Lama
Tarchin vi guiderà nella profonda e appagante meditazione buddhista,
al tramonto, sui prati del monte Acuto. Rosangela Pozzi invece vi
conduce ad una meditazione più attiva, itinerante, con l’implicazione di
tutti e 5 i sensi, sempre al tramonto, sempre per boschi.
Esercizi di
complessità
Come già
pionieristicamente facemmo nel 1993, riprendiamo la collaborazione con
lo psicosociologo Luca Chiocci, che prenderà parte alle
conversazioni, cucendo tra loro gli interventi dei vari relatori, per
esaltare la complessità dei saperi e individuare dei punti di
interconnessione in ciò che è stato detto e fatto, stimolare la
riflessione e dare avvio ad un costituente progetto di scuola di pace da
sviluppare poi nei prossimi mesi invernali. Ville e Castella cerca di
essere non solo uno spazio di intrattenimento colto e piacevole (per
carità, sarebbe già molto così) ma un laboratorio di crescita
collettiva. Non abbiamo grandi obiettivi, vogliamo solo salvare il
mondo.
Il programma è sul
sito
www.villecastella.it
– aggiornamenti in tempo reale su facebook
Info e prenotazioni:
339.2556065
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