Ad
esempio, in Emilia Romagna, si è valutato che un
diabetico incide sulla spesa sanitaria tre volte di più
degli altri, per un costo annuale individuale di circa
3.000 €. Secondo i principi di economia sanitaria, a cui
si ispira la nostra iniziativa, per la prevenzione
dell’obesità, soprattutto infantile, servono strategie
basate su interventi multifattoriali, piuttosto che
sulle azioni individuali, per cui gli approcci devono
riguardare diversi settori, compresi quelli
dell’industria, della scuola e dei media».
All”epidemia”
mondiale di obesità, che comporta 1,46 miliardi di
adulti in sovrappeso, con 297 milioni di donne e
205 milioni di uomini obesi, la Settimana per la
Prevenzione risponde analizzando tutti gli aspetti del
cibo, dal punto di vista sanitario, ma anche economico,
sociale, culturale e religioso, allo scopo di
sensibilizzare le persone ai vantaggi di una dieta
equilibrata e di un opportuno stile di vita, che metta
al bando sedentarietà, fumo e abitudini scorrette. «In
Italia abbiamo circa il 10% di soggetti obesi, con
maggiore prevalenza nelle donne del Sud, con basso
livello socio-economico, che risultano anche
incoraggiare di più i figli a mangiare», riferisce il
professor Arsenio, «La prevalenza di obesità nei bambini
e negli adolescenti, predisposti a diventare adulti
obesi, è in forte crescita in tutto il mondo.
Una recente indagine della Società Italiana di
Pediatria, su un campione di 1.200 studenti tra gli 11 e
i 14 anni, ha evidenziato che il 41% affermava di
mangiare “solo le cose che mi piacciono” e troppi
fuoripasto.
Per
prevenire l’accumulo di chili, è necessario praticare
attività fisica d’intensità moderata, come camminare,
per un’ora al giorno, per più giorni la settimana, e
correggere gli errori a tavola, ovvero l’elevata
assunzione di cibi e bevande ad alta densità energetica
e poveri in micronutrienti, di fast-food, di bevande
dolcificate con zucchero e di alimenti prontamente
disponibili, come gli snack».
Nel
calendario di Obesity Week, per fare il
punto della situazione, sono stati inseriti numerosi
convegni medici: - martedì, 2 ottobre (Sede Ordine
dei Medici, via Po 134, ore 21), “Obesità e sonno”
indagherà sulle problematiche intrecciate; - venerdì, 5
ottobre (Sala Congressi dell’Azienda
Ospedaliero-Universitaria, via Abbeveratoia, ore
8,45-18,39), “Da qui… all’obesità” (II Convegno
regionale SIO-Società Italiana Obesità) tratterà della
qualità della vita e della comorbidità della condizione
in questione e si prefigge di rappresentare una risposta
adeguata per affrontarla; - giovedì, 11 ottobre (Sala
Congressi dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria, via
Abbeveratoia, ore 15-19), “Dieta, proteine e attività
fisica” riguarderà l’alimentazione dello sportivo e
in palestra, con attenzione verso le diete chetogeniche
e iperproteiche in rapporto alle performance atletiche.
Anche
gli appuntamenti della Settimana per la
Prevenzione dell’Obesità aperti al pubblico si
dimostrano di elevato contenuto sociale e sanitario: -
martedì, 9 ottobre (Palazzo Vescovile, Sala dei Vescovi,
piazza Duomo, ore 17,30-19), il convegno “Acqua e
Parma” sarà dedicato all’elemento in relazione a
etica, scuola, sostenibilità ambientale, contaminazioni,
salute, terme e si occuperà delle acque del rubinetto,
in particolare della città, e commerciali; - martedì, 9
ottobre (Palazzo Vescovile, Sala dei Vescovi, piazza
Duomo, ore 17,30-19), “Alimentazione e Riposo”
viene proposto in collaborazione con il Centro Etica
Ambientale cittadino; - mercoledì, 10 ottobre (Servizio
di Malattie del Ricambio e Diabetologia, Azienda
Ospedaliero-Universitaria, via Abbeveratoia, ore 14-18),
“Obesity Day” è la giornata in cui, come nel
resto d’Italia, le persone interessate possono ricevere
corrette informazioni nutrizionali dagli specialisti, a
loro disposizione.
In conclusione della
quinta edizione di Obesity Week, sono stati programmati
due rendez-vous insoliti e molto stimolanti:
sabato. 13 ottobre (Museo Archeologico Nazionale, piazza
della Pilotta, ore 16-18), “Cibo, simboli e miti”
racconterà l’alimentazione e il sovrannaturale nella
storia, con cibi per l’Aldilà in epoca romana e
altomedievale, alimenti e bevande nella tradizione
sciamanica e simboli nel piatto, intesi come cibi dei
vivi e dei morti nella storia e nella tradizione; -
domenica, 14 ottobre, per la Giornata Internazionale
dell’Alimentazione, verranno coinvolti i Musei del
Cibo della Provincia di Parma (per informazioni:
https://www.museidelcibo.it).
Per
informazioni:
Presidente:
prof. Leone Arsenio Segretario: dr Federico
Cioni
c/o
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