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MOSTRA FLANGINI - Padova

Anno 2012


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FLANGINI & MINNELLI. IL CINEMA DIPINTO

6 LUGLIO - 26 AGOSTO 2012

 

Padova, Palazzo Zuckermann

 

Dopo la prestigiosa sede dell’Ambasciata d’Italia a Washington DC, sarà un’altra importante location, quella di Palazzo Zuckermann a Padova, ad accogliere nelle sue splendide sale la mostra “Flangini & Minnelli. Il cinema dipinto” dal 6 luglio al 25 agosto 2012

Il Comune di Padova - Assessorato alla Cultura, Musei Civici ospita in questo prezioso “scrigno” di rare collezioni d’arte applicata e numismatica la mostra di Flangini. Palazzo Zuckermann che raccoglie oltre duemila oggetti tra vetri, intagli, ceramiche, argenti avori, gioielli, tessuti e mobilio, insieme al patrimonio d’arte Bottacin, è stato infatti concepito anche per ospitare mostre d’arte contemporanea.

L’evento, realizzato in collaborazione con i Musei Civici, presenta tra le altre le sequenze disegnate da Giuseppe Flangini durante le riprese del film “Brama di vivere” diretto da Vincente Minnelli, sulla vita di Van Gogh: ricomposte dopo quasi 60 anni per l’occasione, con lavori provenienti anche dall’estero, sono state definite dalla critica uno degli storyboard più belli della storia del cinema.

 

 


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La selezione, una quarantina circa tra dipinti e disegni, presenta sia lavori eseguiti da Flangini in Belgio, direttamente sul set della celebre opera cinematografica, sia opere sviluppate successivamente su grandi tele ad olio. Fra queste si annoverano, oltre a “Giorno di pioggia”, “Il gruppo di elettricisti” e “Kirk Douglas nella parte di Van Gogh” con gli autografi del regista e del cast.

Alla presente esposizione si aggiungono due sezioni, l’una con opere riferite al paesaggio veneto, terra d’origine dell’artista, messo a confronto con quello belga; l'altra dedicata al tema della maschera, elemento caratteristico del suo percorso espressivo.

La mostra, oltre a mettere insieme in un unico progetto espositivo la cinematografia e la pittura, rivelando la sintonia che intercorre fra le due diverse forme d’arte, intende altresì offrire al pubblico documenti d’archivio e oggetti provenienti dall’atelier di Flangini a testimonianza di una rara versatilità, che ha visto il poliedrico artista veneto dedicarsi, con grande consenso internazionale, a forme espressive diverse, dal teatro al cinema, dalla ceramica alla pittura. Come infatti scrive Luigi Meneghelli “La sua opera non è mai da leggere su di un solo piano, non si esaurisce mai al suo primo apparire. Con Michelangelo Antonioni potremmo dire che sotto l’immagine rivelata ce n’è un’altra più fedele alla realtà, e sotto questa un’altra ancora. Fino alla vera immagine di quella realtà assoluta, misteriosa che nessuno vedrà mai”.

 

Con il Patrocinio

Ambasciata d’Italia a Washington

Istituto Italiano di Cultura a Washington

Provincia di Verona

Provincia di Milano

Comune di Saronno

 

Inaugurazione 5 luglio 2012 ore 12,30, conferenza stampa ore 11,30

Sede: Palazzo Zuckermann – Padova, Corso Garibaldi, 33

Orario d’apertura: martedì / domenica 10-19. Chiuso lunedì. Ingresso libero alla mostra

Catalogo in mostra con interventi di Claudio Strinati, Antonio D’Amico, Cinzia Tesio e Alessandro Delpriori

 

Ufficio stampa: Elisabetta Bernardini - cinemadipinto.over-blog.com - ilcinemadipinto@mail.com

Ufficio stampa del Comune di Padova: Donatella Gasperi - tel.049 8205059 -5266 -ufficiostampa@comune.padova.it www.ipadovaoggi.it

Per info: Musei Civici di Padova tel. 0498204513 musei@comune.padova.it; https://padovacultura.padovanet.it

 

Eventuale visita a Museo, Cappella degli Scrovegni *, Sala Multimediale, Palazzo Zuckermann intero euro 13.00; solo Museo, Sala Multimediale, Palazzo Zuckermann euro 10.00; ridotto euro 8.00; ridotto speciale euro 6.00; gratuito bambini fino ai 6 anni, disabili, possessori di Padovacard (carta nominativa prepagata che consente l’accesso agevolato ad un pacchetto integrato di servizi turistici, museali e di ospitalità in tutto il territorio padovano, www.padovacard.it).

 

* visite solo su prenotazione: Telerete Nordest +39 049 2010020 da lunedì a venerdì 09:00-19:00, sabato 09:00-18:00; oppure on line:https://www.cappelladegliscrovegni.it


 

GIUSEPPE FLANGINI - LA BIOGRAFIA E LE MOSTRE

 

Colto, bello, elegante, dotato di grande fascino, Giuseppe Flangini  sentì fortissimo il  desiderio di darsi totalmente all’arte  e all’arte dedicò tutta la sua esistenza e probabilmente anche la vita, se morì come si suppone per avvelenamento da colore.

 

Giuseppe Flangini, primo di cinque figli, nacque a Verona il 12 ottobre 1898.

Conseguito il diploma alla Scuola Normale “A. Manzoni” di Verona il 27 giugno 1916, iniziò presto la professione di insegnante elementare che continuò anche dopo il suo trasferimento a Milano, avvenuto nel 1944.

Fino a quel momento Flangini fu “per così dire, polivalente: pedagogo o insegnante, commediografo, pittore, disegnatore, dotato di uno strano potere in ogni campo si cimentasse. Poi la pittura prevalse, ma rimasero svegli in lui, non separati né addormentati, gli interessi multipli, la cultura indeterminata. E tutto ciò con l’umiltà di un’apparente bonomia dialettale, di un esprimersi che smorza la grandezza del tono”. (Gilberto Altichieri). Disegnò manifesti e copertine di libri., si dedicò alla pittura e al teatro, collaborando con la rivista teatrale “Controcorrente”. Il mondo del palcoscenico gli permise di  stringere amicizie durature con  attori

( Nico Pepe, Sarah Ferrati,Tino Carraro) e registi ( Carlo Terron, Diego Fabbri).

Tra gli artisti contemporanei annoverò amici quali  Pigato, Vitturi, Semeghini, Oliboni, Arturo Martini, che lo ritrasse in un famoso busto, Sassu, Migneco, Carlo Carrà, Aldo Carpi, Consadori

La sua prima esposizione fu quella, significativa per il clima culturale del periodo, organizzata dalla Società di Belle Arti a Verona nel 1921. Da quell’anno  partecipò, tranne qualche breve interruzione, a tutte le biennali nazionali fino al 1963 (postuma)

Varie e importanti le manifestazioni artistiche alle quali prese parte. Tra le più prestigiose le  esposizioni all’Opera Bevilacqua La Masa di Venezia, alla Quadriennale d’Arte di Roma e le mostre tenute al Palazzo della Permanente di Milano, ininterrottamente dal 1948 al  1961 Numerosi  i premi e i riconoscimenti  anche stranieri (Bucarest, Premio Suzzara, Premio Dalmine, Premio Gallarate, Premio Marzotto) e  le personali a scadenza quasi annuale in Italia, a Milano, Bergamo, Como, Gallarate, Piacenza, Rovereto, Riva, Venezia, Forlì., e all’estero: Bucarest, Dusseldorf, Bonn, Vienna, Monaco, Charleroi, Bruxelles, S Paolo del Brasile, tra le tante.

A Milano, dove si era trasferito nel 1944 e dove ritornava dopo lunghi soggiorni all’estero, si dedicò  quasi esclusivamente alla pittura, avviando scambi epistolari e animate discussioni, al Centro Artistico San Babila  di Corso Venezia, con Lilloni,  De Rocchi, Labò, Bartolini, Contardo Barbieri, e ancora Lanaro e Speranza, e a Forte dei Marmi con Carlo Carrà.

I  viaggi all’estero erano iniziati 1922: in quell’anno si   era recato  in Belgio per conoscere i parenti della giovane moglie, la pittrice Gina Zandavalli Flangini, emigrati per ragioni politiche. Divennero presto  annuali “pellegrinaggi” nei luoghi che avevano ispirato gli impressionisti e successivamente  una sorta di Wanderung nei musei di Parigi, Bruxelles, Bruges, Amsterdam, Monaco alla ricerca dei maestri ideali.

Nel ritrarre il paesaggio, forte fu l’attrazione per l’ambiente caratterizzato dall’acqua, sia esso fluviale, marino o lacustre (quello montano è quasi esclusivamente trentino, ricordo della prima guerra mondiale, del campo di prigionia e di due estati particolarmente felici, quella del 1959 e del 1960); per il paesaggio urbano e industriale, per la rappresentazione del lavoro dei minatori, dei pescatori, degli scaricatori, degli allevatori, dei sabbionai, degli agricoltori: infatti il tema del lavoro, della fatica e dell’emigrazione sono tra i temi fondanti della sua poetica.

A partire dal 1950 approfondì la matrice espressionista della sua pittura. Nel 1955 a Wasmes, in Belgio, durante la lavorazione del film di Vincente Minelli su Van Gogh “Brama di vivere” disegnò e ritrasse attori, comparse e ambienti vangoghiani componendo lo storyboard del film.

Durante una delle permanenze estive a Ostenda, probabilmente nel 1933, aveva stretto amicizia con Ensor con il quale, in numerose occasioni, si trovò a discutere d’arte. Ma la “lezione di Ensor fu più tematica che formale” (Elena Pontiggia): quadri come  Kermesse, cioè la rappresentazione delle feste popolari mascherate, sono una sorta di omaggio a Ensor, ma soprattutto approfondimento di un tema, cioè la maschera, molto caro a Flangini, uomo di teatro.

 

“Gli ultimi anni di Flangini, dal 1959 al 1961, furono caratterizzati dalla nascita di un nuovo e felice cromatismo riconducibile alle esperienze dei fauves e di Vlaminck in particolare. In opere come “Campagna a Charleroi” (1961), “Mulino a vento a Hetchel” ( (1960). “Paesaggio a Gilly” (1961) traspare una visione più serena della vita, che si esprime oltre che nei temi anche nei toni gialli, ocra rossastri e bruni, vivaci  e accesi in un’atmosfera tersa e pulita.  “Faro di Ostenda” (1961) e soprattutto “Mulino a Bruges, ultima opera dell’artista rimasta incompiuta sul cavalletto del suo studio alla sua morte, restano come testimonianza del perdurare di una ricerca ancora aperta e vitale” ( A. Di Lieto).

 

Nell‘agosto del 1961 Flangini morì improvvisamente a Verona per avvelenamento da colore.

 

La città di Milano ha realizzato due importanti retrospettive: la prima nel 1967 a Palazzo Reale, promossa da un gruppo di artisti e critici tra i quali Carlo Carrà,  Achille Funi, Ernesto Treccani, Aldo Carpi, Leonardo Borgese, la seconda  nel 1970 all’Arengario. Il Comune di Verona alla Casa di Giulietta e a Castelvecchio.

Negli anni successivi sono state allestite circa settanta esposizioni, in Italia e all’estero, per ricordare la figura e l’opera del Maestro. Le più recenti  in ordine di tempo e di importanza sono state quelle realizzate presso la Fondazione Stelline di Milano, al Complesso del Vittoriano a Roma, al Cercle Municipal a Lussemburgo, a Palazzo Imperiale a Innsbruck, al Centre Historique di Lille in Francia, a Le Bois du Cazier a Charleroi in Belgio, alla Chiesa di Sant’Agostino a Pietrasanta, a Santa Maria Gualtieri a Pavia, a Palazzo Te a Mantova., alla Galleria Sironi - Istituto Italiano a Lima, all’Auditorium dell’Ambasciata d’Italia a  Washington DC.

Nel 2003 il Ministero degli Affari Esteri, in collaborazione con Fondation Europalia International  ha dedicato un’esposizione, nell’ambito delle manifestazioni Europalia 2003 Italia per l’arte e la cultura italiane, a “questo artista appartato, quasi un outsider della pittura del ‘900”....spinto dall’idea di un inquieto viaggio, di un ininterrotto spostamento esperienziale che trova paradossalmente la propria stabilità nella continua trasformazione. In quell’occasione il Presidente, Barone Von Nothomb, definì la mostra “ un colpo al cuore” per la forte suggestione e l’impatto emotivo.

Nel 2006 le opere di Flangini hanno corredato il volume “Marcinelle. Cinquant'anni dopo” per il 50° delle tragedia mineraria, su proposta di Franco Danieli, Viceministro agli Affari Esteri.

Nel 2009 il Consolato Italiano a Nizza ha inaugurato “Il maggio italiano” con una mostra a lui dedicata, “Giuseppe Flangini. Entre l’Europe et l’Italie".

Nel 2012 la mostra “Flangini & Minnelli. Il cinema dipinto” posta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, è stata presentata in anteprima mondiale a Washington DC presso la sede dell’Ambasciata d’Italia dal 15 marzo al 15 aprile 2012

 

L’Associazione Giuseppe e Gina Flangini opera ai fini della valorizzazione dei beni culturali, soprattutto veneti, promovendo mostre, manifestazioni culturali, attività didattiche di cui cura l’intero processo, dall’ideazione alla produzione. Ha collaborato con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, con il Ministero degli Affari Esteri, con Ambasciate, Istituti Italiani di Cultura all’estero e con le maggiori realtà culturali italiane.

 

www.associazioneflangini.eu

www.giuseppeflangini.com

 

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