Fabio
Salvatore sta realizzando la sua prima
opera documentaristica, ispirata all’esperienza di vita
vissuta e dedicata al tema del dolore e del cancro, scritto
da Monica Zapelli. Ha scelto la scrittura come risposta alla
sofferenza e per essere testimone vivo di una fede che
sposta le
montagne
Presso
la Sala Conferenze del Museo Diocesano
(Piazza
Duomo, 1)
Interverrà
Don Quirino Capitani
l’Assessore Achille Ginnetti
Maria
Guidi
di Libri e Recensioni
Tiziana
Epifani della libreria Il mercante
di storie
Fabio
Salvatore ha scoperto di avere un cancro alla tiroide
all'età di 21 anni. Fino a quel momento aveva creduto che la
vita fosse ai suoi piedi. Era pieno di sé. Forte di un
talento messo a disposizione solo di se stesso, stava per
debuttare in un'importante produzione teatrale
internazionale che lo vedeva come protagonista.
All'improvviso, la scoperta: il cancro, da lui sempre
definito "Scarafaggio". Per mesi nega l'evidenza, recita in
teatro, accantona la malattia, nasconde tutto ai suoi
familiari, finché, afono e privo di forze, è costretto ad
affrontare il calvario della malattia.