Patrizia Di Donato verga
le immagini della sua anima con il tratto dolce della
nostalgia. Nei suoi racconti, i ricordi reclamano i
propri diritti con forza, per rinascere sostanza e per
difendere ciò che sembrava perduto nel procedere lineare
e irreversibile del tempo. Qui, il divino scrivere non
perde la sua accezione primaria di essere arte
misteriosa e lo stile dell’autrice, vibrante e delicato,
procede tra un passato da rivisitare e la voglia di
ricostruire qualcosa che le appartiene:
“La scrittura in fondo è
una seduta di terapia psicologica. A volte stai lì e
parli, piangi, fai delle soste, poi torni a parlare. A
volte menti, menti su tuo marito, su tua madre, su tuo
fratello, e guardi fuori, per rinunciare a quegli occhi
puntati sulla tua anima, sui tuoi sogni, sui tuoi
ricordi divisi come puzzle.
Cerchi nella scrittura un
dialogo con te stessa e le sei grata perché spalanca il
suo armadio e ti dona gli abiti di cui hai bisogno, le
valige per i viaggi, le scarpe comode e scomode per
raccontare un dolore o un piacere. Io non la rinnego e
confesso che questo libro è pieno di me” scrive
l’autrice, lasciandosi possedere dal suo imperativo
interiore divenuto uno strumento prezioso, per regalare
l’eternità a vite che potevano durare un istante.
Concetto di eternità che
Patrizia Di Donato trasferisce magistralmente nella sua
forma immutabile, “vivo e come nuovo”, (come scrisse
Luigi Pirandello nell’introduzione ai Sei personaggi in
cerca d’autore), nella figura di Tina l’ostetrica che
torna a casa dopo una notte di duro lavoro. “La mattina
rincasava con le caviglie gonfie come mongolfiere, la
frangetta divisa in due, ebbra di felicità. Quanta vita
era scivolata su quelle mani!
Tranquille! – diceva
alle sue donne. – I vostri bambini nasceranno dentro le
vostre camere, sentiranno il profumo dei vostri corpi
impressi sulle lenzuola. Capiranno che sono arrivati a
casa. Riconosceranno il mormorio dei fratelli e delle
sorelle in fila fuori alle porte. Gli ospedali li
lasciamo agli uomini invidiosi e impauriti davanti ad un
mistero da cui si sentono esclusi. Smettetela buffoni e
tornate a battere chiodi. Questo è un affare nostro. Un
meraviglioso affare di donne. -
Domenica 18 marzo Ore 17,30
"IN
LIBRERIA..IL TEMPO VOLA"
letture ad alta voce per famiglie e bambini avventurosi.
Recital per voce e parole
brani scelti d’autore di racconti,
storie, poesie e filastrocche
con
Elena Carrano
Rosetta Martellini
Da 3 anni ai 9 anni
Ingresso gratuito
ELENA CARRANO
Comincia gli studi di teatro e danza nel
1977.
Nel 1984 si forma come terapista della
riabilitazione e successivamente come
neuropsicomotricista. Dal 1984 segue regolarmente stage
di formazione in scienze e tecniche del corpo. Insegna
per diversi anni presso il Teatro Sperimentale di
Ancona,in seguito presso il Centro teatrale S.Gallo di
Tolentino. Nel 1990 si qualifica come “organizzatore
teatrale e Direttore di Teatro” con il massimo dei voti.
E’docente presso i Corsi di formazione
professionale per attore/animatore della Regione Marche,
nei Corsi di Formazione per insegnanti di sostegno della
Provincia di Macerata, nei Corsi per Operatori sociali,
nei Corsi per assistenti educativi portatori d’handicap.
Dal 1988 il suo lavoro di ricerca si è
indirizzato verso il Teatro per ragazzi, con diverse
produzione e collaborazioni con Compagnie italiane, per
progetti particolarmente rivolti alla narrazione e
drammaturgia per bambini e ragazzi. Dal 1990 è
Direttrice artistica della Rassegna di teatro per
ragazzi “La grande platea dei ragazzi” della Provincia
di Macerata per l’Ass .il Contastorie di S.Severino
Marche, e dal 1996 della Rassegna “Tante storie per
parlare” del Comune di Treia. Dal 2003 si occupa di
formazione alla lettura ad alta voce all’interno del
progetto nazionale Nati per Leggere ,collaborando con
varie realtà sul territorio provinciale e regionale
marchigiano.
E’ tra i fondatori dell’ associazione LA
MARCA teatrinmovimento.
ROSETTA MARTELLINI
Dopo aver studiato con il maestro
Ferrarone del Teatro Stabile di Torino, esordisce in
teatro nel '91 con uno spettacolo per la regia di
L.M.Musati, direttore dell'Accademia d'Arte Drammatica
di Roma.
Prosegue la sua attività alternando con disinvoltura
ruoli drammatici a ruoli comici: "Due in altalena" di
W.Gibson (regia M.D'Ignazio), Paolina Leopardi in "Tuttaditutti"
(regia R.Marafante). Interpreta la Venere Miope di
"Confessioni" di F.Carena, per la regia di L.Moretti,
mentre nel '98 è Ponzia ne "La casa di Bernarda Alba" di
F.G.Lorca per la regia di L.Moretti.
Dopo lo spettacolo del '94 su Paolina Leopardi,
presentato, tra l'altro, nel programma radiofonico "Via
Asiago 10", RADIORAIUNO, inizia la collaborazione con il
Centro Nazionale Studi Leopardiani per il quale
partecipa a numerosi recital in Italia e all'estero.
Per le celebrazioni leopardiane del bicentanario
presenta, per la regia di C.Cinelli, e con il quartetto
Italiano di Flauti "Les Flutes Joyeuses", "E come il
vento" che è diventato un CD di musica e poesia. Sempre
con il Quartetto, ha registrato per RADIOTRE "Canto per
Giacomo" partitura originale per voce recitante e
quartetto di flauti di Samori.
Con la Compagnia Giovani del Teatro Stabile delle Marche
diretto da Giampiero Solari. ("Vernichtet" viaggio nel
dolore dell'olocausto, regia di L. Moretti, "Nozze" da
Cechov, Majakovsky, Brecht, per la regia di Giampiero
Solari.). Vince il Premio Marchigiano dell'anno per il
Teatro nel 2001 con la Compagnia Giovani del Teatro
Stabile.
Attualmente insegna presso la Scuola di
Teatro del Teatro Stabile delle Marche; ha realizzato
recentemente diversi spettacoli con la compagnia Fabrica
Teatro/Teatro Stabile delle Marche tra cui “Capelli al
vento” omaggio a Joyce Lussu e il più recente “Io son
stata amore” sulla figura di Sibilla Aleramo.
E’ tra i fondatori della Marca
teatrinmovimento.
Libreria Il Mercante di Storie
di Epifani Tiziana
via Bondimane 2, 60027 Osimo (AN)
CF: PFNTZN78P47I549W
PI: 02390120422
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