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VISITA ALLA GALLERIA DI
VALZURIO (Oltressenda alta-Bg)
sabato 11 e 18 agosto - domenica 19 agosto 2012
ore 8.30 e 14.00
La squadra antincendo di Rovetta, in collaborazione con la
proloco, organizza per l'11, il 18 e il 19 agosto l'avventurosa
traversata da Rovetta a Valzurio, a
piedi nel tunnel. Posti limitati, prenotazione obbligatoria alla proloco
Rovetta 034672220. Quota di partecipazione 5 Euro. (massimo 15
partecipanti).
Obbligatori stivali di gomma fino al ginocchio e giacca a vento. E'
consigliabile portare una torcia. Sono accettati bambini dai 10 anni
accompagnati da un genitore.
La galleria di Valzurio
Lunghezza del tunnel: m. 1.684
Altezza media della volta: m. 1,70
Quota di ingresso a Rovetta: m. 813 s.l.m.
Quota di ingresso a Valzurio: m. 827 s.l.m.
Pendenza della galleria: 0,83% |
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Iniziata nell’ottobre del
1931 sotto la direzione dell’Ing. Astori di Bergamo, la galleria
di Valzurio venne costruita dall’imprenditore rovettese
Nazzareno Marinoni. Aveva lo scopo di rifornire d’acqua potabile
le abitazioni dei paesi dell’altopiano rovettese (Rovetta, Fino
del Monte, Cerete e Clusone). La sorgente originaria parte dalla
località Spinelli di Valzurio, di proprietà del Comune di
Rovetta e la tubazione rovettese convoglia nella Valle Borlezza
25-29 litri d’acqua al secondo. Allora era una quantità più che
sufficiente per il paese, non così ora, visto che nei periodi di
presenza turistica si arriva a consumare circa 1.500 metri cubi
d’acqua al giorno. La perforazione, che attraversa il Monte Blum,
ha prodotto un tunnel lungo 1.684 m, di altezza di circa m 1,70.
L’ingresso di Rovetta si trova in val Tasèra a quota 813
metri sul livello del mare, oggi raggiungibile dalla via Lò,
mentre l’uscita verso Valzurio sbuca nella località Cuca a quota
827, in una zona di bosco misto a latifoglie (si trovano carpino
nero, frassino orniello, pioppo tremulo, salici, sorbo e abete
rosso) collegata con un sentiero con il paesino di Valzurio (a
circa 20 minuti).
La galleria di Valzurio ha avuto nel tempo anche funzione di
collegamento tra la valle della Valzurio e Rovetta. Fino agli
anni Sessanta era accessibile a tutti e veniva utilizzata per
trasportare soprattutto la legna che i rovettesi tagliavano
nell’altra vallata. |
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Aveva anche una
funzione sociale: alcuni rovettesi hanno trovato la
“morosa”, cioè la fidanzata, proprio nella valle
confinante. Poiché la galleria è molto stretta, per il
trasporto di legna e materiali le famiglie si dotavano
di un carretto molto piccolo, costruito su misura della
larghezza minima consentita.
Ancora oggi, in alcuni punti della galleria si possono
notare i solchi lasciati dal passaggio dei carretti. Il
tunnel non era illuminato, perciò si utilizzavano le
lanterne simili a quelle dei minatori, oppure si
procedeva al buio.
Poiché non c’erano i portoni d’ingresso e l’andamento
della galleria è costituito da due linee rette, di
giorno era sempre possibile vedere almeno una delle due
aperture. Al punto di incrocio fra le due rette si
vedono entrambe le uscite. Questo guidava chi stava
superando la galleria anche al buio. A lato della
galleria ci sono le tubazioni (tre in tutto) in cui
scorre l’acqua per gli acquedotti. Anche queste
guidavano il viaggiatore, che appoggiando un bastone sul
tubo, intuiva il percorso. Inoltre due grosse
saracinesche in metallo, chiamate “campane” per la loro
forma, “suonavano” al battito del bastone e questo
indicava con precisione la posizione rispetto alle due
uscite.
Oggi la galleria continua ad avere la funzione per la
quale era stata costruita, rifornendo di acqua i paesi
di Rovetta, Clusone, Fino del Monte, Cerete e
Songavazzo.
Info e prenotazioni presso la proloco di Rovetta, via
Vittorio Veneto - 0346.72220 -
info@prolocorovetta.it
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