I lavori
selezionati, per quanto diversi gli uni dagli altri per modalità
operative, sensibilità e finalità, condividono il riferimento
alle figure del cavallo e del cavaliere, soggetti ancora capaci
di evocare specifiche suggestioni e di farsi interpreti
privilegiati della realtà presente.
"La mostra Cavalli e cavalieri - afferma Giusti, che ne è
curatore insieme a Alberto Salvadori - è la prima personale
dedicata al lavoro di Marino Marini realizzata in Sardegna. Il
progetto espositivo, che si avvale della collaborazione della
Fondazione Marino Marini di Pistoia e del Museo Marino Marini di
Firenze, nasce dalla constatazione di un diffuso ritorno di
interesse, a livello internazionale, per l'opera dell'artista e
da una riflessione condivisa sull'importanza cruciale del motivo
del cavallo con cavaliere nella vicenda dello scultore toscano,
maestro conclamato dell'arte italiana del Novecento. Un tema
che, nelle sue diverse declinazioni, tocca tradizioni
profondamente radicate in tutto il territorio sardo, dove,
seppure indirettamente - non avendo Marini operato sull'isola -
l'esperienza artistica dello scultore costituisce uno dei
maggiori riferimenti, non soltanto per la celebrità del suo
percorso, ma anche in virtù del suo ruolo di insegnante all'ISIA
di Monza, frequentata, all'inizio degli anni Trenta, dai sardi
Salvatore Fancello, Costantino Nivola e Giovanni Pintori. |
|