Il sito conserva da almeno
quattro secoli i resti di chi non si poteva permettere
una degna sepoltura e delle vittime delle grandi
epidemie che hanno più volte colpito la città. In
quest'area erano dislocate numerose cave di tufo,
utilizzate fino al 1600, per reperire il materiale
costruttivo. Lo spazio delle cave di tufo fu usato a
partire dal 1656, anno della peste, flagello che
provocò almeno trecentomila morti, fino all'epidemia di
colera del 1836. A tali resti si aggiunsero anche
le ossa provenienti dalle cosiddette “terresante”
(le sepolture delle chiese bonificate dopo il decennio
francese). Il canonico
Andrea De Jorio racconta che verso la fine del
Settecento tutti quelli che avevano i mezzi lasciavano
disposizioni per farsi seppellire nelle chiese. Qui però
spesso non vi era più spazio sufficiente, accadeva,
allora, che i becchini ponevano i defunti in una delle
tante cave di tufo. Tuttavia, in seguito alla improvvisa
inondazione di una di queste gallerie, i resti vennero
trascinati all'aperto, allora le ossa furono ricomposte
nelle grotte ed il luogo restò destinato ad ossario
della città. Oggi si possono contare 40.000 resti,
ma si dice che sotto l'attuale piano di calpestio vi
siano compresse ossa per almeno quattro metri di
profondità, ordinatamente disposte, all'epoca, da
becchini specializzati. Alla fine della visita, i
partecipanti saranno premiati dagli operatori
dell’associazione con un dono goloso.
L’appuntamento è
all’ ingresso chiesa Santa Maria della
Sanità
(o di San Vincenzo)
–
p.zza Sanità,
Napoli alle ore 11:00.
E’ previsto un contributo
organizzativo.
Si ricorda che la
prenotazione è obbligatoria e va effettuata entro
il giorno precedente la visita.
info e
prenotazioni: 081/6336763 -
392/2863436 -
cultura@sirecoop.it –
www.sirecoop.it
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DOMENICA 30 SETTEMBRE 2012
- h 11,00
0,3
Panorami Divini
escursione al “Sentiero degli
Dei”
da
Bomerano a Nocelle
Un
affascinante itinerario presentato dalla guida
naturalistica
Umberto Massimiliano
Saetta
in collaborazione con la Cooperativa sociale Sire
alla scoperta di un sentiero il cui già
il nome annuncia meraviglie. Questa escursione si
svolge su un percorso utilizzato dalle popolazioni
locali come via di comunicazione, prima dell’apertura
della carrozzabile tra Agerola e Amalfi, quanto i
sentieri e le mulattiere erano le uniche vie di
comunicazione tra i centri abitati di queste aspre
montagne.
Partendo da Bomerano, frazione di Agerola, raggiungeremo
la frazione di Nocelle, frazione di Positano, rifugio
degli abitanti di Positano durante gli attacchi dei
Saraceni, attraversando una incredibile successione di
pareti e grotte, terrazzamenti coltivati e ruderi di
antiche abitazioni, tratti boscosi e belvedere sospesi
sulla costa. Il percorso è sicuramente tra i cammini più
belli al mondo perché caratterizzato da un continuo
altalenarsi di panorami, naturalismo e ruralità. Dopo la
sosta a Nocelle- dove si potrà ammirare una splendida
veduta panoramica su Positano, la penisola sorrentina,
l'isola Li Galli e Capri- il cammino riprenderà la via
del ritorno ripercorrendo lo stesso percorso fino a
Bomerano.
Difficoltà del percorso: media
Abbigliamento consigliato:
scarpe sportive o da trekking e indumenti comodi, k-way.
Almeno
1 bottiglia d'acqua da un litro
Durata: dalle 11,00 al
pomeriggio
Lunghezza complessiva: 8 km
all'andata e 8 km al ritorno (da Bomerano a Nocelle)
Quota
massima: 500 mt s.l.m.
Contributo organizzativo:
€ 10,00
Appuntamento: h 10,30 (si raccomanda la
puntualità) presso Piazza Paolo Capasso di Bomerano,
piccola frazione di Agerola
Parcheggio: chi arriva in
macchina può parcheggiare liberamente circa 100 metri
oltre la piazza principale.
Prevista degustazione di vini
La
colazione è a sacco ed è a cura dei partecipanti!
N.B : SI SCONSIGLIA LA
PARTECIPAZIONE A CHI SOFFRE DI VERTIGINI
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