sabato 19 maggio 2012
Un pomeriggio al palazzo Pomarici di
Sorrento alla scoperta della tarsia lignea
visita guidata al museo e aperitivo
Nella
nobile cornice del Palazzo settecentesco del
Barone Achille Pomarici Santomasi – recentemente
restaurato – situato nel centro storico di Sorrento
ha sede il Museobottega, che accoglie un’ampia
collezione di mobili e oggetti vari realizzati da
artisti/artigiani intagliatori sorrentini dall’800 ad
oggi, insieme a quadri, stampe e fotografie
d’epoca che consentono di ricostruire il contesto
ambientale che fece da contorno allo sviluppo della
tarsia lignea a Sorrento. Ad accoglierci sarà il
Direttore del Museo, l’architetto Alessandro Fiorentino,
che guiderà i partecipanti in un affascinante
percorso tra le diverse sezioni in cui è
strutturato il museo: da quella dedicata alla tarsia
lignea dal ‘400 all’800, a quella riguardante le
tecniche di lavorazione, dagli attrezzi e materiali
impiegati ai soggetti e temi decorativi, alla locale
scuola d’arte ai grandi maestri dell’800. Da
sottolineare, infine, la presenza di un’accattivante
bookshop nel quale insieme alle pubblicazioni sono
in vendita oggetti moderni e le scatole intarsiate
realizzate dagli artigiani sorrentini con decori
diversi ogni anno. Il Museobottega rappresenta un
documento unitario sull’architettura, sulle arti
applicate, sull’economia e gestione del territorio che,
interagendo, hanno caratterizzato Sorrento dal
settecento fino ai giorni nostri. Questo appuntamento è
promosso dall’ Associazione Siti Reali Onlus ed
organizzato in collaborazione dalla
Cooperativa SIRE.
Per gli interessati alla partecipazione
l’appuntamento è alle ore 17:00 a Piazza Tasso
vicino alla chiesa del Carmine, Sorrento (raggiungibile
anche con Circumvesuviana, fermata Sorrento).
La prenotazione è obbligatoria e
va effettuata entro il giorno prima della visita.
E’ previsto un contributo organizzativo.
Info e prenotazioni
081/6336763 - 392 2863436 - cultura@sitireali.it
miseno e la grotta della
dragonara: l’antico insediamento romano
passeggiata tra sacro e profano
domenica 20 maggio 2012
ore 16,30
Un
nuovo appuntamento per soci e simpatizzanti del
Distretto Culturale dei Siti Reali, promosso
dall’omonima Associazione ed organizzato dalla
Cooperativa SIRE, è previsto per domenica 11 marzo.
Il
percorso guidato porterà i visitatori
alla scoperta
della famosa grotta della Dragonara, una grande
cisterna che alimentava la villa romana, ora non più
visibile, dove venne ucciso l’imperatore Tiberio.
La suggestiva e vasta cavità deve il suo
nome al termine tracon, roccioso ma era
conosciuta
in età medievale
come il
Bagno del Finocchio,
per le
abbondanti
coltivazioni di
quest’ortaggio. Si tratta, in realtà, dell’ingresso
a una
grande
cisterna. Costruita
in età augustea, è interamente
scavata nel tufo,
rivestita di cocciopesto idraulico.
La presenza di una
fonte d’acqua dolce nota in età medievale fa pensare che
questa alimentasse in parte il grande invaso.
La cisterna è divisa in
cinque navate
da dodici imponenti pilastri che ne sostenevano la volta
a botte.
Originariamente
l’ingresso era possibile dall’alto attraverso tre
aperture; le grandi vasche impermeabilizzate, che
permettevano la
decantazione delle
acque piovane
prima che entrassero nella cisterna, sono state in
seguito utilizzate come sepolture.
Questa
struttura idraulica
era forse anch’essa
al servizio della
flotta o dell’adiacente
villa di Lucullo,
che una fonte antica ricorda posta sul colle a guardare
«da un lato il mare di Sicilia e dall’altro il Tirreno».
In seguito sarebbe stata
inglobata nella villa,
come testimoniano i resti di peschiere e ninfei, perché
la Piscina Mirabilis, l’altra grande cisterna collocata
non lontano, era già sufficiente a soddisfare il
fabbisogno dei marinai.
La passeggiata proseguirà verso l’antico
porto militare della Flotta Imperiale romana,
passando per i luoghi di culto come la piccola chiesetta
di San Sossio.
L’itinerario sarà dunque un vero e proprio viaggio tra
mito e storia, tra sacro e profano, in una area, quella
di Miseno, che in età augustea divenne base navale
per la rinnovata potenza romana.
La
scelta di Miseno col suo doppio bacino e le acque
profonde, fu quasi obbligata: intorno alle sponde del
“mare morto”, la laguna interna, furono sistemati gli
arsenali e sul promontorio venne costruita la cittadina.
Miseno divenne sede della principale flotta
romana; qui risiedeva l’ammiraglio, il praefectus
classis: il più famoso è Plinio il Vecchio,
il celebre naturalista morto soffocato dai vapori
velenosi durante l’eruzione del Vesuvio del 79
d.C., a Stabia, dove era accorso con alcune
navi per portare aiuto.
L’appuntamento
con gli operatori Siti Reali è alle ore 16.30
presso
lo Chalet Giona, Via Dragonara, 8 (Capo
Miseno) - Bacoli (Napoli) . La prenotazione è
obbligatoria e va effettuata entro il giorno
precedente la visita.
E’ previsto un contributo organizzativo.
info
e prenotazioni
081/6336763 -
392 2863436 -
cultura@sitireali.it
|