Figlia di un avvocato napoletano e di una nobile greca, fu
autrice di ben settanta opere, oltre ad aver lavorato
intensamente come giornalista, diventando la prima donna
italiana ad aver fondato e diretto un quotidiano. Fu
protagonista del rinnovamento della pubblicistica italiana negli
anni cruciali tra Ottocento e Novecento.
Visse col suo spirito anticonformista sia l’alta società
napoletana che gli aspetti più umili del popolo, la vera forza
motrice e l’anima più caratteristica della città, raccontando
cent’anni di storia di Napoli. Per la fondatrice de “Il
Mattino”, il giornalismo era l’occasione più concreta per
conoscere fatti, per analizzare e scoprire usanze,
costumi e credenze: le sue superstizioni
popolane, le devozioni per i Santi e la vitalità con cui i
napoletani affrontavano – ed affrontano tutt’oggi – la vita.
Tutti aspetti che
la Serao portava poi nella sua arte "maggiore",
ovvero nei suoi romanzi.
Punto di partenza è la centralissima Piazza del Gesù, scelta
ispirata dall’inizio della carriera scolastica della Serao. Da
lì il percorso prosegue per vicoli e vicarielli, all’interno
della parte popolana di Napoli, delimitata a nord da Piazza del
Gesù, a sud da Santa Maria
la Nova, a est da via
Mezzocannone e ad ovest da via Monteoliveto, soffermandosi di
tanto in tanto nei punti legati a leggende e curiosità
raccontate dalla stessa scrittrice nelle sue opere.
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