Dal
romanticismo della favola di Amore e Psiche, alla vitalità e
al ritmo del popolo Rom, fino alla quotidianità, scomposta
ad arte da Roberto Sartori. In Aesthetica, la bellezza può
nascondersi negli anfratti più profondi o esser tanto palese
da risultare invisibile. Lo spettatore non può che cercarla
ed esserne partecipe.
Direttamente dalla favola di Apuleio,
“Amore + Psiche” descrive un legame tormentato, a metà
tra l’etereo mondo divino e il carnale mondo umano. Gelosia,
passione, invidia e sentimento dall’antichità giungono ai
nostri giorni, mantenendo intatta tutta la loro dirompente
forza.
In “Storia Rom-Antica”, la musica
klezmer, in cui palpita non solo l’identità culturale
yiddish, ma anche il frazionamento e la compenetrazione tra
le popolazioni slave, è la sorgente ispiratrice di un
percorso coreografico che si focalizza sul popolo gitano.
Con i suoi codici, i suoi "spigoli" e le sue gerarchie,
quasi un’unica, grande famiglia viene raccontata attraverso
il suono, l’espressione e il movimento.
“Sum Te”
porta sul palco l’essere umano chiuso nel suo egoismo più
ancestrale. Incapace di percepire il prossimo come qualcosa
di necessario al suo stesso benessere, perde così la reale
possibilità di una felicità profonda, che include chi gli è
vicino nella percezione di "sé".