Insomma, parlare di gastronomia in Sicilia
significa discutere dello stesso dna siciliano.
Le olive "acciurate", ossia annegate nell'olio extravergine
d'oliva, i formaggi (dal caciocavallo al maiorchino,
dall'ericino al piacentino e al fiore sicano), gli arancini di
riso, il pane, quello cotto in forno a legna, che ha un profumo
inconfondibile , i salumi, il Tonno rosso di Favignana, il pane
e panelle (cotolette di farina di ceci), le gustose arance, i
limoni, i vini come il Nero d’Avola ed il Passito di Pantelleria
, il Marsala e per finire in bellezza il ricchissimo
assortimento di dolci, apprezzati in tutto il mondo.
C'è la cassata, è vero, ma ci sono anche altri capolavori come i
buccellati a base di marmellata di fichi, la frutta martorana a
base di zucchero e farina di mandorle, i cuddureddi, dolcetti al
ripieno di miele o di ricotta o di frutta candita, i dolcetti
alle mandorle o le reginelle, biscotti ricoperti di sesamo. E
poi il Re assoluto che è il Cannolo siciliano decorato anche con
granella di pistacchio, di cioccolato oppure di scorza
d’arancia. |
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