S’inaugura
alle ore 18 di lunedì e per la Settimana della Cultura
sono previste aperture serali straordinarie. Lunedì 16 aprile
fino alle 22. Sabato 21 dalle 22 fino alla mezzanotte, domenica
22 dalle 17 alle 20 e dalle 22 alle 23.30. Ingresso
libero.
In
mostra una ricca collezione di terrecotte e ceramica figurata di
soggetto teatrale del IV e degli inizi del III secolo a.C.
proveniente da scavi realizzati nelle Eolie, nell’area dello
Stretto di Messina e sui Nebrodi Orientali. Reperti
in prestito dal Museo Archeologico Regionale “Luigi Bernabò
Brea” di Lipari, da Messina, da Tindari e dalla
necropoli di Abakainon, l’odierno Comune di
Tripi.
“Proveremo a raccontare – spiega il direttore Umberto Spigo
- le grandi stagioni del teatro greco attraverso queste
terrecotte e i personaggi raffigurati. Uno stimolo ad
approfondire, a leggere e rileggere i grandi autori del passato.
A cogliere la perenne attualità di tragedie antiche, ma anche le
riflessioni ilari e amare della satira di allora che parodiava
la borghesia ateniese del V secolo a.C.”
Fra i reperti più preziosi, oltre alla ricchissima collezione di
terracotte teatrali della necropoli di Lipari, due
splendidi crateri figurati di fabbrica siceliota da
Lipari e Messina, con episodi e personaggi di due perdute
tragedie di Sofocle (“Le donne di Colchide”, dove Medea
s’innamora di Giasone), ed Euripide (“Alcmena”) e con una
scena identificata con la commedia di Aristofane “Ecclesiazusai”
(“Le donne al Parlamento”); alcuni modelli di maschere della
tragedia e della commedia e due rare miniature in piombo
(forse pesi) di maschere comiche ritrovate in una tomba di
Abakainon. |