LA GIORNATA DI UNA SOGNATRICE
di
Copi
|Traduzione di Oreste del Buono
PhoebeZeitgeistTeatro,
dopo Le Quattro Gemelle e Loretta Strong,
torna alla sua ossessione per la drammaturgia di Copi
con il primo testo in francese del folletto argentino
appena fuggito dal suo amato-odiato paese peronista e
catapultato nella Parigi di fine anni Sessanta.
La Giornata di una sognatrice
ha l’illusoria parvenza di una commedia
sentimentale-esistenziale ma presto si rivela invece uno
degli esempi più gioiosi e pungenti dell’afasia
glitterata di Copi e della sua sottilissima indagine sui
rapporti umani e sugli infiniti equivoci che si creano
tra il desiderio e la sua soddisfazione. La giornata
perfetta che Gianna, la protagonista, tenta di
costruire risulta impossibile e caricaturale grazie ad
un testo paradossale e vorticoso e a personaggi che
piombano in scena a disturbare e a interrompere, a
finire e a ricominciare, che si propongono di continuo
irrazionalmente e, irridendo alla logica dei fatti e
della vita, scatenano tutte le forze d’illusione e
disillusione che solo il teatro può generare.
La routine è rappresentata come una
beffarda e inalienabile forza centrifuga che muove alla
reiterazione di una quotidianità da riempire di sogni,
posticci sentimentalismi e buffe aspirazioni alla
felicità, che sono una tragicomica distrazione dal vuoto
dell’esistenza.
La giornata di una sognatrice non è
tuttavia un testo amaro o pessimista: il gioco del
teatro è l’edonistico spudorato “rimedio” che Copi si
concesse in vita, il sornione e ironico superamento di
ogni disperazione e di ogni patetismo che da lui hanno
ricevuto in dono i suoi personaggi che, come pupazzi
animati, superano qualsiasi limite esistenziale, ogni
possibilità di autocommiserazione. Si disperano e poi
ridono crudelmente, muoiono e resuscitano, esplodono e
si rimettono insieme da soli.
L’idea registica
parte dalla creazione di una
sgangherata casa-ring, griffata da un segno ricorrente e
seriale (lacrime, lampi divini, frutti avariati, ali
d’angelo). I personaggi-attori, umanoidi e iperreali,
vagano continuamente dentro e fuori dai loro caratteri,
con la stessa ironica umanità dei personaggi a fumetti
disegnati da Copi. Il tono della recitazione è anch’esso
continuamente “dentro e fuori”, oscillando dal
naturalistico al grottesco, dall’ironico allo straniato.
Tutto lo spettacolo è percorso da un attento lavoro di
fonica che crea l’atmosfera di un desueto e gommoso
Video Game.
PhoebeZeitgeistTeatro
(www.pzteatro.org) è un gruppo
teatrale con base a Milano ha che tra i suoi obiettivi
principali la produzione di spettacoli; non volendosi
però chiudere a operare in un ambito di ricerca
esclusivamente teatrale si occupa anche della creazione
di eventi performativi (musica, video, performance) ed
espositivi (in stretta collaborazione con artisti
visivi).
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