Quanto amiamo la persona realmente
davanti ai nostri occhi e quanto più amiamo invece l’idea di lei
che è in noi? Ricordiamo i nostri amori per come li abbiamo
vissuti o per come li abbiamo amati? “Non esistono amori
impossibili, perché se si ama, è già possibile. Essere in due a
farlo, nello stesso tempo … è tutta un’altra storia …”
“Non ci sono,
propriamente parlando, tre Tempi, il passato, il presente e il
futuro, ma soltanto tre presenti: il presente del passato, il
presente del presente e il presente del futuro” (Sant’Agostino).
MaisonFou
anche quest’anno con la stagione IL CONTAGIO 2011_2012 si
apre a percorsi artistici legati alla drammaturgia
contemporanea, alla scrittura scenica in tutte le sue
declinazioni più o meno contaminate, scegliendo proprio il
contagio come metafora della reazione, dell’abbandono di
certi schemi mentali, per accettare che la mutazione possa
esprimere potenzialità di un presente possibile (così malato in
questi giorni). Il teatro nasce infatti su questo presupposto,
quello di spostare il senso comune e la nostra percezione del
mondo. Produrre paradossi e condividerli nello spazio-tempo che
accomuna attori e spettatori. |
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