NOTE DI REGIA
Tutto
ciò che si può dire di questo spettacolo è che è nato
per caso, che ci è scoppiato tra le mani, come un
petardo che doveva fare una sola innocua scintilla e che
invece ha ustionato i nostri palmi.
In una
fase di condivisione di un metodo di lavoro, riscrittura
e creazione (dopo tanti anni di amicizia e tanti anni
senza aver più avuto occasione di lavorare insieme)
abbiamo cominciato a giocare con un testo, 4:48
Psycosis di Sarah Kane. Non propriamente un testo
leggero e dilettevole, ma ci è sembrato il punto di
partenza più adeguato in quel momento, vuoi per
soddisfare il nostro gusto del macabro, vuoi perché è un
testo così complicato da sembrare impossibile. Sta di
fatto che, da pochi incontri, nei ritagli di tempo, più
per sfogo che per mestiere (e spesso le opere migliori
si realizzano così) è nato il nostro Ofelia, appunto, in
quattro e quattr’otto.
Presentato per la prima volta in forma di primo studio
ad Arti Vive Festival 2009, con una scenografia
recuperata in discarica il pomeriggio stesso, in
assoluta emergenza, con testi appena scritti e la
memoria labile, lo spettacolo ci ha subito colpiti
rivelandosi una vera sorpresa anche per noi stessi. Il
pubblico aveva riso e se ne era andato piangendo,
profondamente toccato dalla nostra esibizione. A noi è
servito un po’ di tempo per razionalizzare l’accaduto e
rileggere a mente fredda quella sensazione,
quell’alchimia che si era creata all’improvviso con gli
spettatori, quel gioco così pericoloso che li aveva
tenuti attaccati alle sedie per un’ora e dodici minuti
densi
di emozioni.
IL
TESTO
4.48
Psychosis (a volte tradotta in italiano come Psicosi
delle 4 e 48) è l'ultima opera teatrale della
drammaturga britannica Sarah Kane e risale al 1999.
L'opera non ha personaggi o indicazioni di scena
espliciti e ciò le conferisce un aspetto inconsueto per
un testo destinato alla rappresentazione. Il dramma è
scritto dal punto di vista di qualcuno con gravi
problemi di depressione, un disordine mentale di cui
Sarah Kane stessa soffriva, ed è organizzato come un
lungo monologo. Dopo aver completato questo testo Sarah
Kane tentò il suicidio ma fu subito scoperta e
ricoverata in ospedale. Successivamente, per carenza di
personale, fu lasciata sola tre ore durante le quali si
impiccò con i lacci delle sue stesse scarpe. Morì il 20
febbraio 1999.
Il
nostro Ofelia 4e48 è un gioco di sostituzioni. Alle
tante parole di sfogo poetico, drammatico e definitivo
dell’autrice inglese sono state sovrapposte immagini a
volte rassicuranti, a volte tenebrosamente rassicuranti.
I picchi lirici, gli acuti tragici sono stati sostituiti
con momenti demenziali, barzellette e trappole di
sorrisi. Il conflitto che
Sarah
aveva con se stessa è esploso, frammentando lo
spettacolo in un caleidoscopio di personaggi e presenze,
schegge della propria complessa personalità,
testimonianza di una vita d’artista così complicata, da
risultare incomprensibile a questo mondo, e così
distante dall’attitudine profondamente umana a
semplificare tutto, per rendere il tutto comprensibile,
accettabile, digeribile. Sarah è stata un’artista, una
ragazza, dalla sensibilità così scottante da non poter
appartenere a questa vita. A questa sola vita.
INTERVISTE, FOTO e
VIDEO
Info dal sito
www.stefanocenci.org Link
"Ofelia 4e48"
Qui
potete leggere un'intervista in cui Stefano Cenci
descrive lo spettacolo : Intervista
Qui
potete vedere due brevi promo dello spettacolo : Promo
Ofelia e Promo
Rocky .
Qui potete vedere
un set ufficiale di foto dello spettacolo : Foto
"Ofelia 4e48"
CONTATTI DISTRIBUZIONE e ORGANIZZAZIONE
Riccardo Soffritti
per
Dimensioni Parallele Teatro
r.soffritti@dimensioniparalleleteatro.it
+39.339.1379335
www.dimensioniparalleleteatro.it
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