west moon street
è un percorso romantico e psichedelico dove si incontrano case
ed alberi, parole e frasi, piovre giganti, pesci e farfalle,
personaggi addobbati in stile voodoo, fiori, arcangeli, chitarre
elettriche e molto altro ancora. Immagini che si rifanno
all’arte e alle tradizioni popolari, motivi decorativi che
spaziano dallo Yemen alla Norvegia. Commenta Gijs: “questa
anonima pittura popolare spesso mi appare più potente ed
interessante di molta dell’arte colta apparsa negli ultimi cento
anni. Una pittura, che mi piace immaginare non tanto per
gallerie e musei ma piuttosto come pittura “domestica”, per
cucine e camere da letto. Sebbene il meraviglioso spazio diretto
da Piercarlo Borgogno è di fatto una galleria, cercheremo di
trasformarlo in qualcosa d’altro, un luogo dove fermarsi, oppure
mangiare, ascoltare musica o leggere un libro …”. L’artista,
pittore e realizzatore di murales, vede fra i suoi interessi
principali la relazione fra pittura e l’architettura,
sottolineandone gli aspetti dell’ornamento e della decorazione.
Inoltre il suo metodo di lavoro, spiega Gijs ai suoi giovani
assistenti, coinvolge non solo gli occhi, ma tutto il corpo,
unendo gesto e colore, delineando così un’arte performativa,
in cui la gestualità viene vissuta come un momento di massima
concentrazione per ottenere il controllo della corretta
quantità di colore da stendere sulla superficie del muro con
movimenti fluidi e alquanto lenti. |
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