Il Pop Realism si nutre di vita reale, intrisa di riflessioni,
in un mondo in continuo cambiamento che ha bisogno di certezze e
forse tenta di ritrovare se stesso rallentando lo sguardo sui
dettagli, nonostante la frenesia della vita quotidiana.
Quella di Radchenko è un arte urlata, dai colori accesi, che
analizza con spirito critico e ironico al tempo stesso icone,
drammi, percorsi di vita, successi e speranze comuni. Visioni
che poi si fondono tra loro, creando collage di vita fortemente
destabilizzanti, giocati su contrasti visivi e metalinguistici
che travolgono lo spettatore trasportandolo in un dinamico
viaggio sensoriale fatto di spunti e considerazioni personali.
Animata da una lucida irrequietezza e da una vivace curiosità,
l'artista impiega ogni mezzo per manifestare il proprio
messaggio, dalla macchina fotografica alla grafica
computerizzata, a materiali industriali come pellicole
trasparenti su cui, in seguito, interviene con resine acriliche
e colori stesi a pennello. Tradizione e modernità creano
all'interno dei suoi dipinti un insolito connubio, foriero di
dubbi esistenziali ma, sul piano esclusivamente visivo,
armonioso e seducente.
LUDMILLA
RADCHENKO
nasce l'11 novembre 1978 a Omsk in Siberia, dove si diploma in
Fashion Design nel 1999. Nello stesso anno approda in Italia,
dove lavora come modella, show-girl e attrice fino al 2008.
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