Cavalli si concentra sui volti e sulle
espressioni di personaggi celebri che appartengono ormai
al mondo del mito, figure come Frida Calho, Greta Garbo,
Moira Orfei, Brigitte Bardot, Maria Callas, figure
affascinanti quanto enigmatiche e inafferrabili, dalla
sessualità ambigua e segnate da esperienze di vita
spesso difficili e travagliate. Donne dotate di una
forte personalità che hanno condotto la propria
esistenza alla ricerca del successo ma che osservate con
attenzione rivelano una delicata, e talvolta commovente,
fragilità. Dopo averle ritratte nelle pose che le hanno
rese celebri l'artista interviene sui dettagli e sulla
caratterizzazione dello sfondo; un momento cruciale
della progressiva definizione dell'opera perchè è
proprio in questo particolare momento compositivo che
Emiliano libera la propria espressività creativa e
attribuisce al dipinto quel tratto distintivo che
caratterizza l'intero arco della sua produzione. Mosso
da un vivace sperimentalismo, interviene sulla tela con
le tecniche più diverse e con materiali interessanti
tanto dal punto di vista estetico quanto tattile:
tessuti come pizzi e velluti, glitter, ritagli di carta
e di giornale, donano all'opera un aspetto polimaterico
intrigante e divertito, femminile e disinvolto, prezioso
nella sua semplicità.
Il gusto per l'intervento artigianale
traspare anche dall'inserimento del lettering, tracciato
a mano libera o ottenuto tramite collages, che offre un
valido contrappunto visivo alle campiture bidimensionali
ma anche, e soprattutto, una chiave di lettura offerta
allo spettatore perchè possa addentrarsi nella
dimensione dell'opera.
Il nastro adesivo con la dicitura
“FRAGILE”, usato comunemente per imballare oggetti di
valore, viene estrapolato dal contesto quotidiano per
trasformarsi in un elemento iconografico capace di
racchiudere e mostrare, in sé, la natura del legame tra
il pittore e il soggetto. Steso accanto al protagonista
del dipinto o su una particolare zona del suo corpo,
assume una valenza affettiva, di cura e di tutela. Tutto
ad un tratto, svela ai nostri occhi una situazione di
dolore e di disagio che appariva nascosta dalla vivacità
coloristica della superficie e, al tempo stesso, mostra
un'affettività intensa, capace di donare protezione. Ci
accorgiamo solo ora che i volti spesso non sorridono, o
che rivolgono lo sguardo altrove, ad inseguire i propri
pensieri.
I piani di lettura e gli elementi
compositivi si compenetrano ricreando una sensazione di
grande armonia, che per l'artista ha un significato
preciso, un valore etico; coincide con il “mettere
ordine”, con la volontà di fare chiarezza.
Razionalizzare le forme, ridurre gli spazi e la
profondità, ricondurre la realtà (reale o immaginaria)
ai minimi termini è un passaggio avvertito come
obbligato per giungere all'essenza, alla Verità ultima.
Una parte dei lavori più recenti,
dedicata agli affetti più cari, come famigliari e amici,
ha inevitabilmente una connotazione ancora più intima e
personale, per quanto più libera dal punto di vista
segnico. I soggetti di questi lavori sono ritratti
oppure composizioni surreali di oggetti curiosi e
insoliti, accompagnati da testi di difficile
interpretazione; messaggi in codice, protetti dalla
scritta “FRAGILE”, che richiedono di essere letti in
silenzio, con discrezione. E di essere accarezzati,
forse, ma con cautela.
EMILIANO CAVALLI
Grafico, pittore, fotografo e disigner, nato a Casale
Monferrato (AL) nel 1976. Ha vissuto a Roma e a Milano,
attualmente vive e lavora a Torino.
Dopo
il diploma al liceo artistico intraprende studi relativi
al design.
Tra il
2002 ed il 2006 si stabilisce a Torino, dove istaura una
collaborazione con l'atelier di moda Walter Dang
partecipando in qualità di fotografo alle loro
performance e sfilate; due delle sue foto vengono
selezionate per campagne pubblicitarie e pubblicate su
“NEO HEAD”, prestigioso lifestyle magazine.
Nel
2004 espone le proprie fotografie a Palazzo Bricherasio
a Torino nel corso di una performance collettiva e, nel
2005, in qualità di lighting designer, progetta arredi
luminosi per la manifestazione “INTERNI ITALIANI” presso
gli spazi dell’Istituto Italiano di Cultura di
Copenaghen.
Quello
stesso anno realizza la prima mostra personale, di
quadri e fotografie; un'esposizione itinerante che viene
presentata in varie locations del Quadrilatero Romano di
Torino.
Da
quel momento si susseguono diverse personali: nel 2008
“ATEIZZAZIONE IN CORSO” al circolo Pantagruel di Casale
Monferrato, nel 2010 “QUEEN of GLITTER”, una serie di
ritratti, prima presso il locale Rhabar di Milano e in
seguito presso il Cafè Divan, sempre di Milano.
Nel
2011 espone al circolo Pantagruel una nuova serie di
ritratti dal titolo “DIVE DIVINE INVIDIE ED INDIVIA”,
opere esposte anche presso il Palazzo Monferrato di
Alessandria durante la serata organizzata da LAST
DESIGN.
Nel
2012 tiene la personale “LUDICO” presso lo Spazio Frida
di Milano.
Sito
personale:
https://www.myspace.com/esc1176
“MITI FRAGILI: maneggiare con cautela!” -
Mostra personale di Emiliano Cavalli
31 maggio – 18 giugno 2012
a cura di Emanuela Rindi
INAUGURAZIONE: giovedì 31 maggio, ore
19.00
Castelli Gallery
Via Cerano, 15 – 20144 MILANO
Orari: Tutti i giorni dalle 7:30 alle
23:30.
INGRESSO LIBERO
www.castelligallery.it
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