Un
impegno che va di pari passo con la volontà dei soci
dell’associazione di stimolare – attraverso diverse
forme di collaborazione con le istituzioni pubbliche –
la creazione di un museo di arte contemporanea al quale
affidare la collezione stessa che è in continua
crescita.
Dalla
sua nascita, inoltre, l’associazione ha istituito il
Premio ACACIA per l’arte contemporanea che ogni anno
viene assegnato ad un artista italiano ‘under 40’ a
riconoscimento del suo lavoro in ambito nazionale ed
estero e che viene inserito nella collezione.
“La
collezione – commenta a proposito Gemma De Angelis Testa
– costruisce una memoria di vicende culturali, di
incontri e di stimoli affascinanti che riflettono le
idee e le poetiche del nostro tempo. Aprendo al pubblico
la nostra raccolta vogliamo certamente proporre un
evento culturale strettamente connesso al tempo che
stiamo vivendo ma, nello stesso momento, iniziare un
dialogo attivo e propositivo, perché l’arte
contemporanea non rimanga appannaggio di pochi, bensì
sia promossa, conservata e tutelata.”
L’esposizione a Palazzo
Reale da un lato testimonia l’operato di ACACIA e
dall’altro propone una riflessione sull’attuale panorama
dell’arte italiana di ultima generazione, che ha dato la
spinta propulsiva alla creazione della collezione
nell’ottica di una nuova forma di ‘mecenatismo
collettivo’.
Il filo rosso, il comune
denominatore che lega tutti gli artisti in mostra è il
rifiuto di considerare l’arte come un esercizio
formale, vuoto e puramente autoriferito. Giorgio
Verzotti – co-curatore della mostra – sottolinea,
inoltre, che lo spirito che pervade i protagonisti del
panorama contemporaneo italiano è la tensione verso un
rapporto autentico con la realtà che spesso si tinge di
ironia sino a diventare, a volte, critica estrema e vera
provocazione. E continua: “sono gli anni in cui in
Italia ha cominciato a funzionare quello che viene
definito ‘il sistema dell’arte’: vale a dire un
organismo ben articolato al suo interno, un campo di
sinergie pubbliche e private che insieme hanno
finalmente svolto il ruolo di promotori dell’arte.
Questa mostra è una delle tante conseguenze della
ritrovata vitalità del sistema italiano”.
La mostra presenta per la
prima volta al pubblico il lavoro di Rosa Barba,
vincitrice del Premio ACACIA 2012: “Theory in order to
Shed Light”. I suoi lavori sono definiti “sculture
filmiche”, l’artista infatti ama esprimersi attraverso
l’uso del video che smembra nei suoi elementi
strutturali: parole, musica, immagini e luce. La parola
è la parte che più interessa Rosa Barba: frasi intere o
testi vengono proiettati sulle pareti, accompagnati dal
commento di voci fuori campo o dalla musica. Rosa Barba
utilizza vecchi proiettori cinematografici collegati a
strumentazioni di moderna tecnologia.
Accompagna la mostra un catalogo pubblicato da
Silvana Editore con testi critici di Gemma De Angelis
Testa e Giorgio Verzotti.
L’evento si avvale del contributo di
sponsor attenti al mondo dell’arte: TestaperTesta,
Deutsche Bank, Vhernier e Opencare.
Coordinate della mostra
Titolo: Gli artisti italiani della Collezione ACACIA
-Associazione Amici Arte Contemporanea-
A cura
di: Gemma
De Angelis Testa e Giorgio Verzotti
Sede:
PALAZZO REALE
–
Piazza Duomo 12, Milano
Date:
12 aprile – 24 giugno 2012
Conferenza stampa: mercoledì 11 aprile, ore 12, Sala
delle Otto Colonne
Inaugurazione: mercoledì 11 aprile, ore 18
Orari:
Lunedì, 14.30-19.30
Martedì, Mercoledì, Venerdì e Domenica,
9.30-19.30
Giovedì e Sabato, 9.30-22.30
Ultimo
ingresso un’ora prima della chiusura
Ingresso:
gratuito
Catalogo:
Silvana Editore
testi critici di Gemma De Angelis Testa e Giorgio
Verzotti
Info:
www.acaciaweb.it
www.comune.milano.it/palazzoreale
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