Il gusto per la linea di demarcazione
richiama alla mente il preziosismo rinascimentale
della bella maniera toscana ma anche la
suggestione delle stampe giapponesi e l'effetto
cloisonnè tanto caro agli artisti fauves.
Proprio alla tradizione fauves sembra ispirarsi
l'acceso cromatismo di Andrea Parma, che sceglie di
impiegare il colore in modo libero, impulsivo, e in
funzione anche emotiva, oltre che costruttiva. Steso
sulla tela in pennellate piatte e corpose, si
dispiega in un ampissimo ventaglio cromatico che
varia dai rossi sanguinei ai bruni tenebrosi, dai
gialli luminosi agli azzurri cristallini, dalle
pallide tonalità pastello degli incarnati alle
intense tonalità fredde degli sfondi. Una varietà
corale riccamente espressiva necessaria per scoprire
ogni piega dell'inconscio e per svelare la tensione
erotica tra la modella e il pittore, testimone – o
protagonista – di una situazione che, aldilà
dell'affascinante e intrigante gioco della
seduzione, rivela enigmatici rapporti psicologici e
inquiete solitudini. L'accostamento sapiente dei
colori tende infatti a evocare la realtà, piuttosto
che proporre la sua rappresentazione, lasciando
l'artista libero di esprimere l'esigenza di
proiettare fuori di sé tensioni vitali, dubbi e
incertezze di carattere esistenziale, dando voce a
quegli interrogativi che possono essere condivisi
anche dallo spettatore. Gli acquerelli e le tele ad
olio di piccole dimensioni, pur suggerendo raffinate
indagini psicologiche, riconducono sempre e comunque
l'animo di chi osserva al primo stadio della
visione, ossia al piano di lettura più superficiale,
puramente sensuale, piacevole ed esteticamente
armonioso. Come abili ammaliatrici, le donne
raffigurate in questa serie di lavori non mostrano
quasi mai il volto, sottraendosi in parte al nostro
sguardo curioso e indagatore e lasciandoci
avvinghiati al dubbio che si tratti di un pudore
veritiero o di una ritrosia artefatta.
Le opere di grandi dimensioni
mostrano invece un'evoluzione artistica interessante
tanto dal punto di vista dello stile che del
contenuto. Il corpo femminile mantiene la sua
fisicità e la sua importanza quale emblema
dell'anima messa a nudo ma non è più il soggetto
figurativo principale dell'opera, non è più
l'unico. Come nelle raffinate tele di Klimt, il
corpo incontra ora altri corpi, si fonde con essi in
un intreccio vitale di identità in cui non è più
possibile riconoscere il singolo individuo. La
lettura si fa più complessa, più enigmatica. Nelle
opere di Andrea Parma si è insinuato un discorso di
analisi sociale? Oppure il gioco erotico si è
articolato aprendo una finestra sulle relazioni
saffiche? Quello che è certo, è che si è spezzato
quell'incanto metafisico, rassicurante, suggerito
dalle opere precedenti. Le figure appaiono
sofferenti, contorte, rielaborate in chiave
espressionista. Ora, ad essere messa a nudo non è
più l'anima della figura ritratta ma la tela, che
appare in tutta la sua spoglia ruvidezza, mero
supporto di una pittura che si esprime con una
libertà orgogliosa, ferma e sicura. I contorni
vengono valicati, le linee si frammentano in segni
rapidi e profondi, i colori non descrivono più curve
voluttuose e sfondi decorativi ma accentuano
movimenti e pose precarie. Tutto è ora in movimento,
tutto è ora in divenire. E la nostra curiosità
intellettuale, che fino a poco fa si compiaceva nel
riconoscere i dettagli di un racconto dal tono
vivace e malizioso, è chiamata a compiere uno
sforzo, nel tentativo di cogliere quella Verità
nascosta che Andrea Parma ci sta mostrando.
ANDREA PARMA
Nato
nel 1973 a Milano, vive e lavora a Cormano (MI).
Diplomato in scenografia all'Accademia di Belle Arti di
Brera negli anni ha affiancato all'attività di
scenografo una intensa e personale ricerca pittorica,
che ha presentato in numerose personali e collettive.
In
particolare, si segnalano:
2007 –
La collettiva presso MAC Marotta / Mondolfo Arte
Contemporanea, Villa Valentina, Mondolfo (PU) e
“L'invenzione dell'arte”, Complesso Monumentale di Sant'
Agostino, Mondolfo (PU).
2009 -
“The new edge of contemporary art”, Torre Ennagonale,
Imperia; Premio Artistico “L'Acqua, la Natura e le
Donne,” Fortezza Firmafede, Sarzana (SP); “La fabbrica
della cultura con l'upper class”, Forte dei Marmi (LU).
2010
“Dal diario di un artista vorrei essere...Kandiskij”,
Forte dei Marmi (LU); “Il colore senza partito preso”
Galleria Arte in Movimento, Sarzana (SP); “Corpi”,
Galleria Open Art, Milano.
Sito
personale:
www.andreaparma.net
“Tra ieri e domani” - Mostra personale di
Andrea Parma
21 giugno – 2 luglio 2012
a cura di Emanuela Rindi
INAUGURAZIONE: giovedì 21 giugno, ore
19.00
Castelli Gallery
Via Cerano, 15 – 20144 MILANO
Orari: Tutti i giorni dalle 7:30 alle
23:30.
INGRESSO LIBERO
www.castelligallery.it
Ufficio Stampa: Rindi Art |
info@rindiart.it |