In
quel periodo scrive canzoni tratte da poesie del
patriota greco Alexandros Panagulis.
In Italia la sua notorietà è legata principalmente alla
composizione della colonna sonora del film Zorba
il greco (1964),
nota anche come “Sirtaki”, e la versione in italiano di
alcune canzoni quali
Ragazzo che sorride e Fiume
amaro. Collabora con Iva
Zanicchi, per la quale
scrive i brani dell'album “Caro Theodorakis...Iva”,
che diventa uno degli album più belli e raffinati di
tutta la discografia italiana.; il singolo “Fiume
amaro” vende oltre un
milione di copie. Scrive anche l'album “Come
spiegarti” per Milva,
disco d'oro in Germania nella versione tedesca con il
titolo “Von Tag zu Tag”, in seguito inciso anche
in francese.
Il
Rebetiko è la musica suonata e cantata dai
rebetes e descrive un tipo caratteristico di uomo,
di mentalità, di comportamento, di posizione e di modo
di vivere. E’ un anticonformista per eccellenza che
rifiuta il potere istituzionale, ma in nessun caso
aderisce ad azioni militari contro di esso. E’
volontariamente provocatorio, adotta una lingua “slang”
(gergo) e di solito indossa un’arma. Il rebetiko
nasce alla fine del 19° secolo nell’Asia minore,
mentre la borghesia greca ascolta la musica europea, le
opere liriche, le commedie musicali. La prigione e i
cosiddetti “Tekedes”, i caffè in cui i rebete si
ritrovavano a fumare hashish, sono i luoghi
principali dove, esclusivamente gli uomini, suonano e
ascoltano il rebetiko. Gli strumenti principali sono il
bouzouki e il baglamas. In seguito nei
grandi agglomerati urbani della Grecia, ma soprattutto
nell’Asia minore, sorgono i primi ‘caffè Aman’,
club musicali in cui s’intrattengono i greci di classe
media. In quel periodo, infatti, molti rifugiati si
uniscono ai rebetes familiarizzando con i loro strumenti
e la loro musica, aprendo diversi “caffè Aman” in cui i
rebetes sono assunti. Il rebetiko esce così dai limiti
ristretti della prigione e dai tekedes, e inizia ad
attirare più ampi strati sociali, diventando familiare
ai più. In Grecia il popolo ama cantare le canzoni
portate dai profughi dell’Asia minore, poiché esprimono
bene il loro stato d’animo. Nel frattempo la musica folk
greca, prodotto di una società agricola, ha raggiunto
gradualmente il punto di saturazione, e in seguito ad un
nuovo sviluppo urbano, si creano le circostanze
affinché il rebetiko si diffonda a livello
nazionale. Oggi i principali rappresentanti del rebetiko sono
scomparsi, pero sopravvive una ricca produzione
discografica. Anche i caratteristici balli greci
esistono grazie all’esistenza della musica di rebetiko.
Il Centro Ellenico di Cultura è
stato fondato nel 2002 dalla preesistente Comunità
Ellenica di Milano nell’ottica di autentico scambio
culturale tra Italia e Grecia.
In quest'ambito il CEC promuove
l'insegnamento della lingua Greca antica e moderna,
sia a livello locale mediante le proprie Scuole e con il
sostegno offerto alle scuole superiori della provincia
di Milano, sia a livello europeo mediante progetti
finanziati dall’EU.
Inoltre, contribuisce alla vita
culturale della città di Milano offrendo la
prospettiva ellenica con iniziative rivolte al mondo
dell'arte, dello spettacolo e delle lettere e
promuove l'aggregazione ed il coordinamento dei
cittadini di origine ellenica e di tutti coloro che sono
attratti dalla cultura ellenica classica e moderna.
Infine collabora con le istituzioni Greche e Italiane
su iniziative nell'ambito educativo e culturale al
fine di accrescere il rapporto
di amicizia tra i due Paesi.
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