Sagre d'Italia
per Regione
Sagre Abruzzo
Sagre Basilicata
Sagre Calabria
Sagre Campania
Sagre
Emilia Romagna
Sagre
Friuli Venezia Giulia
Sagre
Lazio
Sagre Liguria
Sagre Lombardia
Sagre
Marche
Sagre
Molise
Sagre Piemonte
Sagre
Puglia
Sagre Sardegna
Sagre Sicilia
Sagre Toscana
Sagre Trentino Alto Adige
Sagre
Umbria
Sagre Valle d'Aosta
Sagre
Veneto
|
PRIMA REGIONALE
al TONIOLO di
MESTRE
MARIANGELA MELATO
in NORA ALLA PROVA
da CASA DI BAMBOLA
In prima regionale dal
31 gennaio al 5 febbraio
al Teatro Toniolo di Mestre è di scena MARIANGELA MELATO
principale interprete di NORA ALLA PROVA da CASA DI BAMBOLA di
Henrick Ibsen, adattamento e regia di LUCA RONCONI . Nora alla
prova è il nono appuntamento della rassegna di prosa del Teatro
Toniolo di Mestre, promossa dal Comune di Venezia Assessorato alle
Attività culturali in collaborazione con Arteven Circuito
Teatrale Regionale.
martedì 31 gennaio,
ore 21 (fuori abbonamento)
da mercoledì 1 a
sabato 4 febbraio, ore 21.00
giovedì 2 febbraio,
ore 16.30 e 21.00
domenica 5
febbraio, ore 16.30
Arriva in Veneto al
Teatro Toniolo di Mestre la prima regionale di Nora alla prova da
Casa di bambola di Henrik Ibsen, lo spettacolo nel quale
Mariangela Melato torna a lavorare con il regista Luca Ronconi.
|
|
|
Eventi in
Italia per Tipologia
Antiquariato e Collezionismo
Capodanno
Carnevale
Concerti
Congressi e Convegni
Cortei Storici Feste
Medievali
Eventi Beneficenza
Eventi Enogastronomici
Eventi Sportivi
Festa della Donna
Feste della Birra
Feste e Manifestazioni
Feste religiose e patronali
Fiere
Halloween
Mercatini
Natale Presepi e Mercatini
Notti Bianche
Mostre
Pasqua
Raduni
Sagre
San Valentino
Sfilate Moda
Spettacoli Teatrali
ITALIANODOC
Contatti
Registrazione
Strutture
Pubblicità
Siti amici - Link Utili
|
l fianco di Mariangela
Melato sono in scena Riccardo Bini, Giovanni Crippa, Luciano Roman,
Barbara Moselli, Orietta Notari e Irene Villa.
Quando nel 1879
Casa di bambola fu rappresentato per la prima volta, il dramma
suscitò scandalo e polemica ovunque proprio per la sua lettura come
esempio di un femminismo estremo; tanto che in Germania Ibsen fu
addirittura costretto a trovargli un nuovo finale, perché la
protagonista si rifiutava di impersonare una madre da lei ritenuta
snaturata. Ma, al di là di ogni contenuto polemico, il dramma resta
opera di una grande e complessa modernità, abitata da personaggi capaci
di parlare ancora ai nostri contemporanei.
La vicenda ha ampia
notorietà. Madre di tre figli piccoli, Nora è sposata da otto anni con
l’avvocato Torvald Helmer, che la considera alla stregua di un grazioso
e vivace animale domestico. E lei sembra felice in questa sua gabbia
famigliare. La scoperta di se stessa da parte di Nora avviene però in
modo imprevisto. Ad aprirle gli occhi, è la reazione di Helmer davanti
alla ipotesi di un ricatto, che Nora si trova a subire per un prestito
contratto alcuni anni prima, falsificando la firma del padre per salvare
la vita del marito. L’uomo pensa solo a se stesso e alla propria
reputazione sociale. E, anche se alla fine, grazie all’intervento
dell’amica Kristine, il ricatto non ci sarà, Nora non può più ormai
tornare indietro e va quindi in cerca della sua vera identità, come dice
lei stessa ad Helmer, per «scoprire chi ha ragione, io o la società». |
|
Nello
spettacolo-evento firmato da Luca Ronconi, sotto il
nuovo titolo di Nora alla prova e che porta
sulla scena entrambi i finali scritti da Ibsen,
Mariangela è Nora, ma è anche Kristine, l’amica
d’infanzia che Nora elegge a sua confidente, trovando
nell’insieme di questi due personaggi la completezza di
un carattere femminile “moderno”. È la donna che, in
tutta la sua articolata complessità, rivendica la
propria indipendenza fisica ed etica, ma è anche
l’interprete di un universo drammaturgico, quello di
Ibsen, i cui interrogativi va a scandagliare in diverse
strade.
Dice
Luca Ronconi: «La scelta fatta sia sul piano
dell’interpretazione, sia su quello della struttura
drammaturgica, offre una grande possibilità creativa
rispetto al dover per forza rispettare l’obiettivo
finale della rappresentazione. In questo caso, la
rappresentazione diventa la prova stessa, dalla quale
possono meglio emergere le caratteristiche salienti di
Casa di bambola. Al centro del teatro di Ibsen
non sta il realismo sociale, ma la rappresentazione
simbolica della verità. Come in L’anatra selvatica,
Ibsen muove anche qui da posizioni che rinviano a
Rousseau: l’uomo nasce naturale ed è la società che lo
rovina. Per questo, apro lo spettacolo con lo strepito
degli uccelli. Nora e Torvald sono rappresentati
all’inizio come due persone allegre e gioiose, piene di
vita. E’ solo nel procedere dell’azione che l’allegria
di Nora si scopre essere imposta dall’esterno; mentre
Torvald, all’inizio così seducente e sensuale, si
trasforma in modo del tutto innaturale in corrispondenza
con la sua scalata sociale. Come c’è un certo
rispecchiamento tra il tragitto esistenziale di Nora e
quello di Kristine, qualcosa di simile accade anche tra
Torvald e Krogstad, che nello spettacolo non è affatto
presentato come un imbroglione, ma come un uomo che ha
avuto un trauma affettivo molto forte e che trova in
Kristine il suo angelo di salvezza».
Biglietto unico € 36,00
PREVENDITA online circuito vivaticket
e
presso la biglietteria del Teatro Toniolo
con
orario 11-12.30 e 17-19,30, chiuso il lunedì.
INFO
041971666 - 0413969220 / 230
www.teatrotoniolo.info
www.arteven.it
VIDEO
TRAILER DELLO SPETTACOLO
https://www.youteatro.it/video.asp?video=36820619
|
|