L’evento espositivo vuole fornire ulteriori basi di
raffronto e comparazione, ma anche congruenze
intellettuali, esistenziali e artistiche, in modo
particolare tra Andy Warhol e Keith Haring. La mostra è
completata dalla presenza di un testimone d’eccellenza
protagonista di rilievo tra gli Street-artists di quegli
anni: Paolo Buggiani. Il “Pattinatore volante”,
che imperversava in quel periodo per le strade di New
York e cui Haring stesso dedicò uno dei suoi personaggi,
sarà esposto anche in mostra: The Flying Man.
Il
progetto espositivo ORDINARY WORLD. Andy Warhol,
Pietro Psaier and the Factory artworks / Keith Haring,
Paolo Buggiani and the Subway drawings cerca
proprio un confronto tra artisti appartenuti a un
tipo di comunicazione artistica pensata per le persone,
concepita per manifestare messaggi che devono arrivare a
tutti. Da una parte le opere di Warhol punti di
riferimento assoluto per la generazione di artisti degli
anni Ottanta e in particolare per Keith Haring, che lo
aveva eletto prima ispirazione e in seguito amico e
mentore. Dall’altra parte Keith Haring e i suoi
Subway Drawings tra le sue prime opere,
realizzate tra il 1980 e il 1982, quando era ancora un
anonimo Street-artist newyorkese, opere preservate
proprio grazie all’attenzione dell’amico artista
Paolo Buggiani.
Su
Andy Warhol si è detto tutto, eppure la mostra vuole
sottolineare un aspetto meno noto nella vita
dell’artista di Philadelphia: le opere realizzate in
collaborazione con Pietro Psaier o addirittura
attribuite allo stesso artista italiano. Psaier, che
sembra abbia incontrato Warhol a metà degli anni ’60
divenendone un grande amico, ha lasciato poche tracce e
la sua presenza nella vita dell’artista americano è
tutt’altro che certa. Poiché Warhol era solito giocare
provocatoriamente con il suo pubblico, resta il dubbio
se sia stata l’ennesima invenzione geniale di Warhol
oppure il possibile colpo di fulmine favorito dalla
Factory.
Tre le
opere in mostra: la Coca-Cola, le
Campbell’s soup, i famosi ritratti, da
Marilyn Monroe a Mick Jagger,
simboli che hanno popolato e tuttora popolano la realtà
americana e, con modi differenti, fanno incontrare i
propositi artistici di Warhol e di Haring: arte come
forma di vita ed esistenza come alta espressione di un
personalissimo concetto di universo da trasmettere,
condividere e partecipare ogni giorno. Ordinary World,
appunto.
I
Subway Drawings sono in assoluto alcuni tra i
primi lavori di Keith
Haring come street-artist, concepiti nella
metropolitana di Manhattan, direttamente sulla
superficie nera che sta sotto i manifesti pubblicitari;
“salvati” e preservati dall’artista-performer italiano,
oltre che amico, dello stesso Haring: Paolo Buggiani.
I lavori di Haring, interventi volutamente clandestini,
erano una denuncia per New York che stava sfuggendo a
ogni possibile controllo nella neonata società yuppies e
contemporaneamente rappresentavano un messaggio chiaro
contro il consumismo imperante, il potere del
“Dio-Denaro”, contenuto non solo nei temi dei suoi
disegni, ma anche nel gesto stesso in cui sono stati
eseguiti. Sullo sfondo nero come una lavagna, lasciato
da quei vecchi poster con messaggi commerciali, Haring
col suo gessetto colonizzava intenzionalmente le
superfici, non ancora ri-contaminate dalla comunicazione
di massa, e tutto questo sarebbe andato perduto,
ricoperto da nuovi poster pubblicitari, se non fosse
stato per il sensibile ed eclettico artista italiano.
L’aspetto della mostra dedicato alla STREET-ART si
evolve pertanto in un dialogo artistico con le opere di
Paolo
Buggiani,
molte delle quali realizzate proprio durante una sua
lunga permanenza a New York, dove ha vissuto ed esposto
in diverse occasioni. Nella Grande Mela, Buggiani ha
frequentato ed è diventato amico della maggior parte dei
protagonisti del tempo: dai galleristi più noti ad
artisti come Keith Haring e lo stesso Andy Warhol. Fra
le opere di Buggiani, saranno esposte le vedute di New
York, recuperate in modo tangibile con effetti
paragonabili a una camera oscura per un risultato ottico
di “pittura sulla realtà” e in altri casi per una
“pittura tridimensionale”. Altre sono composizioni che
precorrono i tempi odierni come l’attacco alle Torri
Gemelle, alternate a interventi provocatori e
sorprendenti da “Flying man”, sospeso tra i grattacieli.
Il corpus di lavori mette in luce il grande senso
estetico che gli ha permesso di creare opere di recupero
urbano con fregi salvati dai primi palazzi liberty della
vecchia New York, che via via andava scomparendo per far
posto ai nuovi grattacieli e di manifestare l’amore puro
per l’arte testimoniato dallo stesso recupero dei
primissimi lavori di Haring, fatto da Buggiani prima
fotografandoli e poi salvandoli uno a uno grazie anche
alle sue conoscenze delle tecniche del restauro.
Oltre
all’evento espositivo, saranno programmati una serie di
eventi collaterali di taglio interdisciplinare: il “The
living talkshow “THE FACTORY AND THE POP SHOP.
Business Art, Pubblic Art e i testimoni del proprio
tempo”, con momenti di dibattito e live performance,
il focus di approfondimento “Andy Warhol,
Keith haring e Paolo Buggiani. Artisti contro. I
sismografi della cultura popolare”, legato ai temi
della Pop Art e della Street Art, performance teatrali e
interventi performativi “inattesi e imprevisti”.
L’intero evento è realizzato con il finanziamento della
Regione Toscana e della Provincia di Grosseto. Sponsor:
Banca Monte dei Paschi di Siena, sede di Grosseto
Coordinamento: Rete museale della Provincia di Grosseto
Oraganizzazione: ComediArting
CATALOGO CARLO CAMBIE EDITORE
Date mostre
21
giugno/29 luglio: Follonica, Pinacoteca Civica
5
agosto/2 settembre: Orbetello, Museo Archeologico
“Polveriera Guzman”
6
agosto/2 settembre: Porto S. Stefano, Fortezza Spagnola
6
settembre/4 novembre: Castel del Piano, Palazzo Nerucci
6
settembre/4 novembre: Arcidosso, Castello
7
settembre/4 novembre: Castell'Azzara, Villa Sforzesca
Orari
Follonica: tutti i giorni dalle 17.30 alle 20 e dalle 21
alle 23.30 (chiuso il lunedì)
Orbetello: tutti i giorni dalle 18 alle 22 (chiuso il
lunedì)
Porto
S. Stefano: tutti i giorni dalle 18 alle 23.30 (aperto
anche il lunedì)
Casteldelpiano: da martedì a venerdì dalle 16 alle 19;
sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19
(chiuso il lunedì)
Arcidosso: da martedì a venerdì dalle 16 alle 19; sabato
e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. I giorni
20 e 27 ottobre aperto anche dalle 21.30 alle 23.30
(chiuso il lunedì)
Castell’Azzara: da martedì a venerdì dalle 16.00 alle
19.30; sabato e domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle
16.00 alle 19.30 (chiuso il lunedì)
Ingresso
Follonica: intero € 6,00 e ridotto € 4,00
Orbetello/Porto S. Stefano: cumulativo (per entrambe le
sedi) intero € 6,00 e ridotto € 4,00; per la singola
mostra intero € 4,00 e ridotto € 3,00
Arcidosso e Casteldelpiano: cumulativo (per entrambe le
sedi) intero € 3,00 e ridotto € 2,00
Castell’Azzara: intero € 4,00 e ridotto € 3,00
Inaugurazioni
20
giugno ore 21.30 Follonica, Pinacoteca civica
4
agosto ore 21.30 Orbetello, Museo Archeologico
“Polveriera Guzman”
5
agosto ore 21.30 Porto S. Stefano, Fortezza Spagnola
5
settembre ore 17.30 Casteldelpiano, Palazzo Nerucci
5
settembre ore 21.30 Arcidosso, Castello
6
settembre ore 21.30 Castell'Azzara, Villa Sforzesca
Info:
Rete
museale della Provincia di Grosseto:
www.museidimaremma.it;
musei@museidimaremma.it
Follonica: 0566.42412,
pinacoteca@comune.follonica.gr.it
Orbetello: 0564.860447;
proorbet@ouverture.it
Porto
S. Stefano: 0564.810681 - 0564.811925,
lidia.ferrini@comune.monteargentario.gr.it
Casteldelpiano e Arcidosso 0564.965220,
sistemamusealeamiata@uc-amiata.gr.it
Castell’Azzara: 0564.951038 int. 2,
sistemamusealeamiata@uc-amiata.gr.it
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