FOTOgrafie,
rigorosamente su carta cotone, che si caratterizzano per la
presenza di ampi spazi vuoti dai quali emergono piccoli segni
della natura, per rendere - scrive Arturo Carlo Quintavalle -
«la dimensione del tempo, un tempo lungo, fermo, che troppe
volte nella foto di oggi è stato dimenticato. […]Un racconto di
solitudini dove tutto sembra sfocare in una morbida luce».
L’esposizione,
che sarà inaugurata sabato 18 febbraio alle ore 18.00, sarà
visitabile fino al 15 marzo 2012,
da martedì a sabato con
orario 9.30-12.30 e 16.00-19.30, domenica su appuntamento.
Ingresso libero. Per informazioni: 0376 365854 -
einaudi.me@tin.it.
Le opere di
Riccardo Varini, nato nel 1957 a Reggio Emilia, sono archiviate
dal professor Arturo Carlo Quintavalle presso il CSAC
dell’Università di Parma fra i grandi nomi della fotografia
italiana. La sua poetica nasce dall’amore per la natura che gli
infonde il padre Luigi, ma anche dalla passione per le cose
semplici che condivide con Luigi Ghirri, così come dal
“chiarismo” e dalla sobrietà dei pittori della scuola di
Morandi. Un linguaggio scarno, rarefatto, intento alla poesia,
che non vuole stupire lo spettatore, ma indurlo alla
riflessione. Dopo numerose esposizioni in Italia ed all’estero e
l’apertura della prima galleria fotografica della sua città,
Varini pubblica il libro Silenzi, che raccoglie le opere
più significative realizzate a partire dal 1978. |
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