In
mostra al museo lucchese circa 40 opere tra dipinti ad
olio, disegni, tempere e sculture
che propongono questa idea di fluttuazione tra passato e
futuro, tra finito e infinito, tra realtà e lucida
illusione. Le opere di Pedrosa non manifestano ciò che è
percepibile in natura, ma qualcosa che viene dalla
coscienza profonda, contemplativa: le sue strutture
segniche o materiali traggono origine dall’invisibile
sentire intimo. Pedrosa non replica il vero ma ne svela
l’energia e l’essenza: semplifica le forme e ne
estrae la potenza vitale. Nei suoi dipinti ad olio
il processo di sintesi arriva a un'esplosione di linee
ed intrighi colorati, mentre nelle opere su carta le
linee rette si sovrappongono formando un tessuto a trama
stretta.
I suoi
lavori però non sono solo un gioco di forze, ma
divengono metafore dell’imperscrutabilità di un disegno
superiore: le sue trame sembrano simboleggiare
quell’intricato percorso scelto per noi da una volontà
divina. I sentieri disegnati da Bruno Pedrosa
sembrano assumere una valenza magica, un significato
comunque positivo, inneggiante alla ricerca attraverso
la vita. Durante questo tragitto di individuazione si
riuniscono il prevedibile e l’imponderabile, la volontà
e l’azione, l’ignoto e la consapevolezza del sé, la
paura del percorso e la tensione verso la liberazione. I
dedali di Pedrosa sono lo specchio della realtà, riti di
passaggio a cui è difficile sottrarsi.
Note biografiche
Bruno Pedrosa nasce a Cedro (Brasile) nel
1950. Già da giovane dimostra molto interesse per l'arte
e disegna continuamente. Inizia la sua attività
espositiva nel 1967 con una mostra personale al Museo di
Arte Contemporanea di Olinda e nel 1968 si trasferisce a
Rio de Janeiro dove si laurea in Belle Arti, Archeologia
e Filosofia all'Università Federale di Rio de Janeiro.
Nel 1970 arriva la sua prima personale all'estero, alla
Galleria New Forms di New York. Nel 1973 vince la
Menzione d'Onore, nel 1974 la Medaglia di Bronzo e nel
1975 la Medaglia d'Argento del Salone Nazionale di Belle
Arti di Rio de Janeiro. Nei primi anni settanta conosce
e affascina con la qualità del suo lavoro Pietro Maria
Bardi, critico italiano creatore del MASP - Museo di
Arte di San Paolo, che curò il primo ciclo di mostre
istituzionali internazionali sponsorizzate della
Fondazione Bristol U.S.A.
L'inizio degli anni ottanta portano
l'artista verso l'astrazione. Con alle basi una cultura
classica, ma con una curiosità pressoché inesauribile
usa tutti i mezzi a sua disposizione per la ricerca,
spaziando dal disegno, alla pittura e alla scultura.
Agli inizi degli anni novanta si trasferisce in Europa e
prosegue la sua ricerca sul colore esplorando le
caratteristiche che offrono i materiali come il vetro,
il bronzo, la carta, il ferro, il marmo. La sua intensa
attività espositiva conta più di 150 mostre personali
dagli U.S.A. al Brasile, dall'Olanda all'Italia passando
per la Spagna, Portogallo e Germania. Nel corso degli
ultimi dieci anni ha ricevuto molti riconoscimenti
istituzionali. I suoi lavori figurano in collezioni
pubbliche e private, come il Museo Nazionale di Belle
Arti a Rio de Janeiro, il MASP a San Paolo, il Corning
Museum a New York, l'Ebeltoft in Danimarca, i Musei
Vaticani a Roma, il Lucca Center of Contemporary Art a
Lucca, il Jan Van der Togt in Olanda, il MAVA a Madrid
ed altri. Dal 1990 vive a Bassano del Grappa, Italia.
Bruno Pedrosa. Presagi
a cura di maurizio vanni
dal
4 febbraio al 18 marzo 2012
Lu.C.C.A. - Lucca Center of Contemporary
Art
CATALOGO
Silvana Editoriale, Milano
Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary
Art
Via della Fratta, 36 – 55100 Lucca tel.
+39 0583 571712 Fax +39 0583 950499
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info@luccamuseum.com
Orario mostra:
dal martedì alla domenica 10 - 19
lunedì chiuso
Biglietti:
intero 7 euro; ridotto 5 euro
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