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LA CORTE IN FESTA - Lodi

Anno 2012


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La Corte in Festa. Mondi musicali nel Lodigiano

 “Dall’Est al Nord per l’Ovest”

22 - 23 – 24 giugno 2012

terza edizione

 

Chiostro di San Cristoforo, sede della Provincia di Lodi

Via Fanfulla 14, Lodi

ore 21.00 inizio concerti ingresso libero

 

Prende il via venerdì 22 Giugno 2012 la terza edizione de "La Corte in Festa. Mondi Musicali nel Lodigiano", iniziativa promossa e realizzata dalla Provincia di Lodi. La rassegna animerà il primo fine settimana d'estate, dal 22 al 24 Giugno 2012, offrendo  6 spettacoli per un viaggio artistico attraverso l’Italia dei dialetti e delle tradizioni popolari,  tra musica folk, poesia e canzone d’autore.  Tutti i concerti si svolgeranno nella suggestiva cornice del Chiostro di San Cristoforo, all'interno degli Ex Conventi di San Cristoforo e di San Domenico, oggi sede della Provincia di Lodi in via Fanfulla 14, Lodi. Come per  le precedenti edizioni,  gli appuntamenti serali sono costituiti da  due concerti per serata, il primo a partire dalle 21.00 e il secondo alle 22.30 circa, ad ingresso libero.

 

 


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Il programma della terza edizione de  “La Corte in Festa. Mondi Musicali nel Lodigiano” si presenta  più intimo rispetto alla passata edizione. Anche quest’anno, verranno messi a confronto mondi musicali provenienti da culture e storie differenti: “Dall’Est al Nord per l’Ovest” è infatti il tema di questa terza edizione, che indica l’itinerario geografico  e musicale che verrà percorso durante i tre giorni di festival attraverso la cosiddetta “Altitalia”, ovvero il Nord Italia cisalpino e i suoi confini, spostandosi verso la Francia e la Spagna.

 

La prima giornata di Venerdì 22 Giugno vedrà sul palco il giovanissimo arpista Alessandro Tombesi, che presenterà il suo primo lavoro discografico “Barene”, e il gruppo Calicanto che da più di 30 anni percorre un preziosissimo lavoro di ricerca e divulgazione della musica popolare della laguna veneta, testimoniato anche dall’ultimo disco “Mosaico”. Il giorno seguente, Sabato 23 Giugno, sarà la volta del gruppo romagnolo Voci, autori di un originalissimo spettacolo tra musica jazz, teatro e musica popolare, interamente dedicato ai tre grandi poeti  originari di Sant’arcangelo di Romagna:  Tonino Guerra, Raffaello Baldini e Nino Pedretti.

 

A seguire, l’avvincente concerto di Lu Colombo (nota ai più per i successi dance degli anni ’80, soprattutto con il brano “Maracaibo”) in cui presenterà il suo ultimo lavoro discografico “Molto più di un buon motivo” (Up Art Records, 2012) interamente dedicato all’universo poetico di Joaquin Sabina, celeberrimo e visionario cantautore spagnolo, nella traduzione italiana di Sergio S. Sacchi.  Infine, Domenica 24 Giugno sarà la volta della talentuosa cantante e chitarrista Giua che attraverso le note del suo ultimo CD “1+1=TrE” ci porterà in un universo musicale legato alla musica popolare e canzone ligure meticciata con sonorità mediterranee e bossa nova. Il finale della terza edizione del festival “La Corte in Festa. Mondi musicali del Lodigiano” è affidata alla straordinaria partecipazione di Vittorio De Scalzi, storico fondatore del gruppo dei New Trolls, che attraverso le musiche originali dei suoi lavori più recenti “Gli Occhi del Mondo“ e “Mandilli” ispirate alle poesie di Riccardo Mannerini (storico collaboratore di Fabrizio De Andrè) offrirà una visione unica della vita, della musica, della poesia e la sete di conoscenza che porta l’autore a confrontarsi con le sue origini liguri.

 

La chiave di lettura dei concerti proposti   quest’anno sarà  la ricerca e l’affermazione della propria identità culturale attraverso l’esplorazione della cultura popolare di tradizione orale e la riflessione con il presente moderno. La poesia  risulta la forma di rielaborazione creativa più fertile, spesso attraverso l’uso del  dialetto o forme linguistiche ibride tra italiano, lingue di confine e in traduzione. Di pari passo, anche la ricerca musicale presenta questo dialogo tra eredità popolare e rielaborazione moderna attraverso la convivenza di strumenti antichi ed elettronici e  la forma cantautorale .

 

“La Corte in Festa. Mondi Musicali nel Lodigiano”  si pone  due obiettivi: offrire al pubblico  una proposta musicale di elevato profilo qualitativo e culturale oltre che di grande coinvolgimento e divertimento; valorizzare e far conoscere ai lodigiani e a tutti i frequentatori della rassegna le splendidi corti di San Domenico e San Cristoforo, edifici monastici del XIII-XIV sec.  restaurati dalla Provincia di Lodi.


 

VENERDI’ 22 GIUGNO

Alessandro Tombesi “Barene”

Alessandro Tombesi, arpe

 

Alessandro Tombesi è un giovanissimo musicista, nato a Padova nel 1994,  da una famiglia di musicisti e cresce condividendo col padre, la madre e lo zio le vicende dello storico gruppo musicale veneto Calicanto. A dodici anni si appassiona all'arpa popolare e inizia a frequentare gli stages di noti arpisti tra cui il bretone Myrdhin, il paraguaiano Lincoln Almada e gli italiani Vincenzo Zitello ed Enrico Euron, sviluppando in breve tempo una tecnica e una musicalità particolari. Nell’aprile del 2011 è uscito il suo disco d’esordio "Barene", molto apprezzato dalla critica nazionale (premio P.I.M.P.I. 2011 Premio Italiano Musica Popolare Indipendente)  e internazionale, che lo vede coinvolto come compositore, arrangiatore, cantante, arpista e polistrumentista.  Il titolo dell'album prende spunto dalle barene, gli isolotti sabbiosi della laguna veneta, vaganti ed evanescenti che emergono dall’acqua con la bassa marea. Le musiche della tradizione veneta e le composizioni tracciano un percorso emotivo in cui compaiono echi di ninne nanne, ballate arcaiche, ritmi mediterranei, danze della montagna che riportano ad un immaginario e affascinante paesaggio veneto in bilico tra le vette dolomitiche e gli orizzonti lagunari. Il repertorio pesca a piene mani dalle musiche tradizionali raccolte da Calicanto in trent'anni di ricerca e a queste si affiancano suggestive composizioni del giovane arpista..

 

www.alessandrotombesi.it

 

CALICANTO “Mosaico”

Claudia Ferronato, voce, percussioni

Roberto Tombesi, organetto, mandola, liuto, ludro, voce

Giancarlo Tombesi, contrabbasso

Francesco Ganassin, clarinetto, ocarine, melodica

Alessandro Arcolin, percussioni

Alessandro Tombesi, arpa

 

Il gruppo nasce nell'autunno del 1981 con l'attenzione rivolta agli studi etnomusicali sul territorio veneto, a quel tempo estremamente rari. La ricerca sul campo da parte di Roberto Tombesi cui si unisce, nella metà degli anni ottanta, il contributo dei ricercatori Marina Dalla Valle e Guglielmo  Pinna e le prime ricostruzioni di strumenti, tra i quali la piva (antica cornamusa veneto-emiliana) da parte di Massimo Fumagalli. Il primo LP  esce nel 1983 e si intitola “De là dell'acqua”.  L'originale proposta concertistica ed i consensi della critica rendono subito Calicanto uno dei gruppi musicali di punta del movimento italiano di folk-revival. Nel corso della storia del gruppo, numerosi sono i dischi pubblicati, le tournée all'estero e le prestigiose collaborazioni internazionali tra cui il violoncellista  Yo Yo Ma.

“Mosaico” è il 14° lavoro discografico di Calicanto che esce in concomitanza con il trentennale del gruppo (1981-2011). Ogni brano di questa nuova avventura è una tessera musiva che racconta dei molteplici percorsi intrapresi dal gruppo: la rielaborazione e la rivitalizzazione della tradizione, il lavoro musicale su testi poetici legati al territorio veneto (Biagio Marin, Hugo Pratt), le collaborazioni con il teatro (Laura Curino, Titino Carrara), l’incontro, mai avvenuto prima in Veneto, tra repertorio tradizionale e musica classica (Orchestra Regionale Filarmonia Veneta, il compositore Gianluca Baldi). Il disco rivela ancora una volta l’amore per Venezia, la laguna, l’Adriatico, il Mediterraneo, e la musica si veste di nuovi colori anche attraverso l’apporto di giovani talenti.

 

«Calicanto è prima di tutto un suono. È una vibrazione, testo e timbro che raccontano. Così nascono le tracce di questo cd, dall'incontro con il teatro, con un'orchestra sinfonica, con le storie, le melodie del nord Adriatico, i sogni fatti sotto al grande cielo di Venezia. Calicanto ad ogni appuntamento porta la propria essenza: una sonorità ed una presenza in scena che ne fanno un'unica, trentennale, esperienza».

 

www.calicanto.it


 

 

SABATO 23 GIUGNO

 VOCI. “Tre grandi Poeti in musica:Tonino Guerra, Raffaello Baldini, Nino Pedretti ”

Daniela Piccari, voce

Simone Zanchini, fisarmonica, elettronica

Andrea Alessi, contrabbasso

 

Voci è un gruppo musicale che nasce nel 1995 con l’intento di mettere in musica le liriche in dialetto del poeta santarcangiolese Nino Pedretti, presentando il concerto  in anteprima al Festival dei Teatri di Santarcangelo diretto in quell'anno da Leo de Berardinis; un brano del concerto viene selezionato e inserito nella compilation della trasmissione radiofonica di Radiorai 2 «Caterpillar» Vol. 2 . Nel 1999 il gruppo interpretata anche le poesie di Raffaello Baldini con un secondo lavoro - dal titolo «La léuna zala» - che vede la partecipazione sul palcoscenico dello stesso poeta e partecipa all’edizione del 2000 del Festivaletteratura di Mantova  proponendo un vero e proprio  concerto-«reading». Completa il lavoro dedicato ai poeti santarcangiolesi un terzo lavoro – «Polverone»- con poesie e racconti di Tonino Guerra e di nuovo il gruppo partecipa al Festivaletteratura di Mantova nel 2006.

Ora il gruppo propone un concerto sintesi di questo lavoro decennale e presenta la pubblicazione del CD omonimo «VOCI-Tre grandi poeti in musica» edito nel 2009 da Interno 4 Records. Affascinati dall’immediatezza di una lingua come il dialetto che trasforma in suono un’esperienza – come se la comunicazione avvenisse per contatto diretto senza nascondersi nelle parole – i musicisti riprendono l’amplificazione che il poeta suggerisce con i suoi versi. I brani di «VOCI» sono composti dal bassista Andrea Alessi, per la straordinaria e singolare voce di Daniela Piccari che si adatta ad una personalissima interpretazione delle poesie. Ne deriva una musica non facilmente connotabile, o definibile in modo univoco: forse il termine più appropriato è jazz, nella sua accezione di libertà espressiva e di improvvisazione, a cui si aggiunge una buona dose di “fusione” fra sonorità etniche e popolari.

 

LU COLOMBO “Molto più di un buon motivo”

Lu Colombo, voce, chitarra, kazoo

Marco Poggiolesi, chitarra classica e elettrica

Michele Staino, contrabbasso, voce, pocket trumpet

Andrea Brogi, batteria, percussioni

 

Molti ricorderanno Lu colombo per i successi dance degli anni ’80, soprattutto con il brano “Maracaibo”.  “Molto più di un buon motivo” (Up Art Records, 2012) è la seconda prova d’autore di Lu Colombo, dopo il ritorno sulle scene con “L’uovo di Colombo (2005),  in cui la cantante milanese, affronta le canzoni di Joaquin Sabina, celeberrimo cantautore spagnolo, poeta visionario e rivoluzionario.  Il mondo di Sabina e' vicino al mondo interiore di Lu che usa la voce in modo nuovo per enfatizzare i contenuti poetici dei testi. Sergio S. Sacchi traduce tutti i testi dei brani di Sabina. La canzone "19 giorni e 600 notti", un brano molto teatrale, è la scintilla che ha fato accadere questo disco: il brano viene presentato da Lu Colombo al Premio Tenco nel 2008 e da lì Sergio Secondiano Sacchi si impegna nella produzione artistica coinvolgendo numerosi musicisti. Il disco e' ricco di suggestioni del mondo latino e flamenco ma anche pop e folk.  Joaquin Sabina è cantautore e poeta, nato a Ubeda in Andalusia nel 1949. E’ considerato il massimo esponente della canzone d’autore spagnola oggi. La sua biografia è segnata da un esilio forzato a Londra dal 1970 al 1977 a seguito del lancio di una bomba molotov contro una banca, come forma di protesta contro il processo di Burgos. Ritornato in patria, esordisce nel 1978 nelle vesti di cantautore. E’ considerato il cantore per eccellenza della Madrid degli anni ‘80, quella della movida madrileña che consacra il regista Pedro Almodóvar e il fotografo Alberto García Alix. Il grande successo in tutta l’America Latina oltre che in Spagna, inizia negli anni ’90 per culminare nel 1999 con il disco 19 días y 500 noches. Forti sono le sue relazioni con molti esponenti della cultura e della politica latino-americana, da Fidel Castro a Gabriel García Márquez al subcomandante Marcos. La sua poetica, in parte giocata sul ruolo della “canaglia”, poggia sulla sua natura di raffinato costruttore di versi. Nella sua complessa e affascinante personalità convivono il Sabina tabagista, cocainomane e alcolizzato colto da ictus nel 2001, da cui si riprende benissimo, il Sabina colto filologo, capace di inedite citazioni, l’equilibrista del verso che pubblica canzoni e libri di poesie, il Sabina che smette di assumere cocaina ed entra in depressione e si ritira per alcuni anni dalle scene, il Sabina che ritorna alla grande nel 2009 con il disco Vinagre y rosas, suo diciannovesimo album. 

 

www.lucolombo.it


 

 

DOMENICA 24 GIUGNO

GIUA “1+1=TrE”

Maria Pierantoni Giua, voce e chitarra classica

 

Maria Pierantoni Giua, in arte solamente Giua,  presenta il suo ultimo lavoro discografico “1+1=TrE” (Egea, 2012) frutto della più che decennale collaborazione con il grande chitarrista  Armando Corsi. “TrE" non è un semplice album: è l'incontro di due generazioni. Due vite che crescono insieme e si raccontano. Due viaggi musicali diversi ma vicini, che ad un certo punto hanno scelto di intrecciarsi. Quando Giua ancora bambina si è appassionata alla musica grazie al padre, Armando Corsi aveva già alle spalle una carriera segnata da collaborazioni importanti come quelle con Paco De Lucia, Eric Marienthal, Anna Oxa e Ivano Fossati. Proprio in virtù di questa fama, all'età di 17 anni Giua ha deciso che Armando doveva essere il suo maestro di chitarra. Ha avuto così inizio un lungo sodalizio fatto di parole, scambi, confronti, tournée e concerti, grazie ai quali il maestro e l'ormai ex allieva hanno potuto sviluppare un'intesa artistica praticamente perfetta. I brani inediti scritta da Giua  hanno i colori del Mediterraneo, del Sudamerica e dell'Africa, affondando le radici nella tradizione della scuola cantautorale genovese e la Babele di lingue che permea la cultura popolare ligure: dall'italiano allo spagnolo, dal napoletano al portoghese.

 

www.giuaecorsi.it

 

Vittorio De SCALZI “Mandilli”

 

Vittorio De Scalzi voce, chitarre, piano

Edmondo Romano sax soprano, clarinetto, low whistle, mizmar, cornamusa, flauti

Francesco Bellia: basso

 

“GLI OCCHI DEL MONDO” è il disco  più recente di Vittorio De Scalzi, musicista tra i fondatori dei New Troll, pubblicato nel 2011 dall’etichetta FermentiVivi.  Un'opera che, grazie alla collaborazione con Marco Ongaro, trae linfa dalle poesie di Riccardo Mannerini, poeta nato a Genova, noto per le sua collaborazione e per la sua amicizia con Fabrizio De André. Proprio Faber mediò, decenni fa, i suoi versi più celebri per trasporli in forma cantata nell’album "Senza orario e senza bandiera", realizzato dai New Trolls. Naturale, quindi, guardare a questo nuovo progetto come un seguito ideale di quel concept album datato 1968. Gli occhi di Mannerini raccontano di un mondo che il poeta non vuole possedere in senso materiale, egli lo vuole impregnare degli umori umani lasciando volutamente una distanza tra la sua sete di conoscenza e tutto il resto del mondo che lo circonda. La sua visione unica della vita torna così a vivere grazie al prezioso contributo musicale di Vittorio De Scalzi.

 

www.vittoriodescalzi.com

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