Quello del 20 luglio sarà
un viaggio attraverso la sua carriera, nello spirito più
autentico della composizione e del cantautorato
contemporaneo: pezzi mai ascoltati prima si alterneranno
a brani tratti dal suo ultimo album “Quindi?” per una
scaletta in continuo andirivieni dai primi e agli ultimi
dischi. Non mancheranno i classici e attesi pezzi come
"Il solito sesso", "Una musica può fare", "La favola di
Adamo ed Eva", "L'amore pensato", "Il timido ubriaco",
"Vento d'estate", "L' uomo più furbo", "Mentre dormi"
(brano che nel 2011 si è guadagnato il David di
Donatello come migliore canzone originale e il Premio
Lunezia Canzone al Cinema).
Non racconta molto
della sua nuova avventura artistica ma, del prossimo
album anticipa: «cercherò di
essere quanto più onesto possibile e non mettere sul
mercato solo ciò che è radiofonico. Sarà un po’ come un
album di foto: sceglierò le più belle, quelle che fino
ad oggi hanno un senso, che più mi piacciono e che
insieme hanno un valore concettuale.
Rispetto al
precedente cambia la prospettiva e il modo di vivere le
cose. Non proporrò formule standard, la mia continua
ricerca insegue stimoli sempre diversi rispetto alla
volta precedente».
Ad accompagnarlo durante
il concerto, saranno i suoi amici di sempre, i grandi
musicisti Giorgio Baldi alla chitarra,
Clemente Ferrari (pianoforte e tastiere),
Cristiano Micalizzi (batteria). Insieme a Max Gazzè
al basso, la formazione si connota come uno dei
quartetti più energici e forti sul panorama nazionale.
«Sono dieci anni che
suoniamo insieme. Siamo una band, i musicisti non sono
tournisti. C’è affiatamento, alchimia, a volte anche
qualche scazzo, ma suonare insieme ci gratifica».
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