Le
feste patronali nel Mezzogiorno d’Italia non sono solo
bande musicali, processioni e fuochi d’artificio di
primaria importanza sono infatti le luminarie.
Strutture lignee illuminate da una miriade di lucine
colorate che possono raggiungere nella loro massima
espressione anche i trenta metri di altezza. Giustamente
definite “architetture effimere” sono le scenografie
spettacolari che maggiormente affascinano la gente del
posto ma anche i turisti o i pellegrini venuti da
lontano. Con la loro maestosità, leggiadria e luminosità
fanno festa nella festa ed anche in tempi di crisi
economica per esse non si bada a spesa.
Sarà
proprio passando sotto una luminaria che si accederà
alla seconda parte della mostra, quella riservata alle
statuette votive vendute ai fedeli in occasione
delle feste patronali. Saranno esposti santi in
terracotta realizzati tra la fine dell’Ottocento e la
metà del Novecento dai ceramisti di Grottaglie. Una
raccolta che mette in luce come l’antica tradizione
risalente al mondo romano dei Lari e dei Penati, sia
sopravvissuta, modificandosi leggermente durante il
Cristianesimo fino al secolo scorso.
Intimamente legate alla famiglia, le statuette dei santi
in terracotta facevano parte di un dialogo costante
nella vita di ogni giorno tra l’uomo ed il sacro; spesso
collocate nelle nicchie in tufo ricavate nelle mura
domestiche adornate da fiori e candele venivano
realizzate a mano e dipinte a freddo dai ceramisti
grottagliesi nelle loro case al ritorno dalla lunga
giornata lavorativa in bottega ed erano vendute in
occasione delle feste patronali nei paesi di tutta la
Puglia.
La Festa grande di Ciro Quaranta
Ciro
Quaranta nasce a Grottaglie (Ta) nel 1955.
Nel
1995 pubblica il libro “Foto a ricordo”, una
ricognizione sulle feste religiose del Sud Italia. Dal
1996 inizia la sua indagine sul mondo del lavoro
partendo dall’industria nella quale è impiegato. Negli
anni a seguire contadini, operai, ceramisti di
Grottaglie, muratori, pescatori, carpentieri saranno al
centro della sua ricerca fotografica. Nel 1998 vince il
premio miglior portfolio ad “Alberobello
fotografia”. Sue immagini sono state pubblicate in
“Il viaggio dell’industria italiana”, edizioni
Alinari, a cura di Cesare Colombo e “Un cammino lungo
100 anni” a cura della Cgil di Taranto.
Nell’aprile del 2008 pubblica “I volti del lavoro”
a cura della Provincia di Taranto e con il contributo di
Alenia Composite. Alla pubblicazione fa seguito
l’omonima mostra fotografica al Museo Nazionale di
Taranto, replicata nel novembre del 2008 con il
titolo “ValoriLavori” presso il Castello Svevo di
Bari.
Dalla
fine degli anni ’90 si è accostato con dedizione e
passione al mondo delle feste patronali pugliesi.
Raccontandone gli aspetti religiosi ma soprattutto
civili, dalle bande da giro agli artigiani delle
luminarie.
Raccolte in una sezione della mostra Festa grande,
alcune delle sue immagini che hanno soprattutto un
valore antropologico in cui emergono i volti, i
retroscena e le condizioni di un mondo, che ai più,
risulta obsoleto e sconosciuto ma che continua ad avere
un importante filo diretto tra un passato ricco di
storia e tradizioni ed un futuro quanto mai incerto.
Info:
Simone Mirto 3291473614
simonemirto@gmail.com
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