LE DICHIARAZIONI.
“L'artigianato è un
mondo dal sapore antico, ma ancora attualissimo.
Moltissime piccole imprese si basano su produzioni
familiari e di alta qualità e continuano ad essere
realtà di grande pregio che portano il nome del Made in
Italy in giro per il mondo. Ecco perché ci teniamo che
le nuove generazioni e tutti gli appassionati possano
ritrovare in questa manifestazione un riferimento
importante. D'altronde l'artigianato non può essere
considerato qualcosa di vecchio, anzi, a ben vedere può
essere una importante strada per l'occupazione
giovanile. Anche questo ci prefiggiamo di fare,
avvicinare i ragazzi a delle professioni che possono
essere una concreta occasione di lavoro” - spiega
Mario Andresano, presidente di Casartigiani Salerno.
“Il Cilento è un tesoro
di biodiversità non solo dal punto di vista
naturalistico, ma anche vitivinicolo. I vitigni
autoctoni che ancora oggi costellano questo territorio
ne sono una dimostrazione, ecco perché abbiamo ritenuto
importante parlarne al grande pubblico. Conoscere un
vino, con le sue peculiarità, vuol dire anche amarlo e
sceglierlo, così da garantirgli un futuro”, aggiunge
Alberto Giannattasio, delegato FISAR Salerno.
Alla conferenza stampa di
presentazione ha preso parte anche il presidente
dell'Associazione Cilentum Pizza, Pietro Manganelli,
che ha specificato “ci sono alcuni piatti che
raccontano la nostra storia e un po' continuano a
farcela rivivere. La pizza cilentana nasce per “provare”
il forno prima di proseguire nella cottura del pane, e
poi diventa un ottimo pranzo per chi andava in campagna.
Tra gli ingredienti più caratterizzanti il cacioricotta
cilentano, un presidio Slow Food molto amato”.

IL CONVENTO
BENEDETTINO DI GIUNGANO. Fuori
dall'abitato del comune di Giungano fa bella mostra di
sé la splendida cinta muraria dell'antico Benedettino
con annessa cappella. La strada che portava al convento
era un viottolo denominato S. Giovanni che da sud -
ovest, dalla pianura, si dirigeva verso il paese
toccando il convento. Dal viottolo si scorgeva il
manufatto in tutta la sua propensione verso l'alto, in
quanto il passante provenendo dal basso e percorrendo la
via spesso contorta e ricca di vegetazione, svoltando,
intravedeva "ex bructo" il prospetto frontale e
soprattutto il campanile. La via S. Giovanni, di fatto
non esiste più, sostituita dalla strada provinciale che
fu realizzata quasi a circoscrivere l'antico convento.
Tale circostanza faceva perdere l'impatto percettivo
voluto dagli antichi benedettini. Circoscrivere l'antico
convento ha fatto si che si potesse intravedere tutto
l'insieme della struttura, dalla cappella alle mura,
all'intero perimetro. Si coglie assieme al convento
l'ambiente, il paesaggio, la struttura edilizia diventa
tutt'uno con la natura.
Salerno, 22 maggio 2012
Antonella Petitti
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