“Nel caso di Vincenzo Vanin, la
convivenza tra passato e futuro è più che palpabile,
essendo il mosaico il linguaggio privilegiato
dell’artista, che riesce a condensare una gestualità
carica di immediata energia con la lentezza del tempo
necessario all’apposizione delle tessere in un fluire
denso di luce e colore che palpitano all’unisono”
come si legge in una nota stampa.
Vincenzo Vanin, classe 1941, ha
frequentato l’Istituto statale d’Arte di Venezia, sotto
la guida del professor Gregoriani. Nella città lagunare
conosce e frequenta Guerrino Bonaldo, Candido Fior e
Luigi Voltolina. Per alcuni anni ha lavorato
assiduamente a fianco del professor Gatto, realizzando
svariati mosaici e restauri in parecchie chiese
d’Italia. Ancor giovanissimo, approdò in Canada dove
fondò uno studio d’arte, dando inizio a una vera e
propria attività artistica per opere pubbliche e
religiose. Nei primo periodo di approdo in Canada, il
maestro Vanin visse un periodo complesso provato da
forti esperienze intrise di forza di volontà e coraggio,
dovendo accettare lavori pesanti: dagli scavi per posa
di tubazioni alle commesse da muratore fino ai tinteggi
da imbianchino. Eppure – come dirà l’artista poi – tutto
è servito per temperare e plasmare il mio carattere,
conoscendo i veri sacrifici della vita.
In questo periodo fece anche esperienza nei
campi indiani ad Espanola nel nord Canada.
Una vita come un mosaico quella di Vanin:
tessera dopo tessera, tassello dopo tassello, come
accade un po’ per ciascuno di noi. Nei 1965 fondò a
Toronto il Church Art Studio dando inizio ad un percorso
intenso di opere religiose e pubbliche con grandi
mosaici murali: ad esempio nelle chiese di Saint Mary,
Saint Aphonsus, San Pio X, nell’edificio la Rotonda,
nelle scuole di Chatham e Blenheim (Ontario). Con il
professor Bardin fu ideatore del San Marco Veneto Club a
Toronto, attualmente il più importante club italiano in
Ontario.
Il ritorno in Italia è datato al 1973
dove – iscritto all’Accademia di Belle Arti di Venezia
sotto la guida del Maestro Emilio Vedova – si
troverà a rivoluzionare totalmente il suo concetto
artistico, dando così un impulso dinamico completamente
diverso. Oggi vive e lavora a Paese di Treviso: tiene da
diversi anni corsi di laboratorio sulla tecnica del
mosaico in varie parti
d'Italia organizzando incontri e periodiche esposizioni.
Attualmente la sua attività continua all'estero.
Il pensiero del maestro Vanin.“È
fondamentale aver chiaro nella mente ciò che è nozione
fra spazio e tempo assoluto –
ha evidenziato il Maestro Vanin -
La nostra mente è passata da forme magico - sensibili
alla scoperta della tridimensionalità, approdando
all'apertura dello spazio infinito e quindi a
un’inversione di pure magie. Nella mia evoluzione, con
movimento quasi hegeliano, ho cercato di inserirmi nella
storia delle forme, fotocopiandole per successive
alterazioni, rielaborando la materia vitrea dell'Arte
Bizantina, con una rottura formale. Ho confermato quindi
il mio desiderio di cambiamento di linguaggio e di sfida
tra la materia e lo spazio, nel senso di una produzione
colma di esplosiva energia cromatica e totalmente in
movimento, per arrivare ad una forma di gestualità
assoluta”.
“Attraversiamo tempi difficili. Ci
affanniamo tra vicissitudini del quotidiano assorbiti da
un sistema che tende a connotarci unicamente come un
fattore della produzione deviando la percezione di noi
stessi verso mete che sentiamo non appartenerci, che non
ci soddisfano in quanto rispondenti allo schema lineare
della continua creazione di nuovi bisogni –
ha sottolineato l’Assessore alla
Cultura Cristiano Aimi – E’
su questo campo di battaglia che oggi è chiamata a
servizio l’arte. L’arte che non produce, ma crea, che
non ingenera bisogno, ma dispensa duraturo appagamento,
che rapisce anche l’occhio del disattento travolgendolo.
Per questo ritengo, più che necessario, socialmente
indispensabile consegnare al mondo artistico l’occasione
di esprimersi”.
La pinacoteca: luogo d’esposizione e di
laboratori per i ragazzi delle scuole.
“L’A.T.I. che ha in gestione dal 2009 la Rocca
Sanvitale di Fontanellato, composta da Socioculturale
coop. soc. onlus - Cooperativa Parmigianino - PierreCi
Codess, Ge.S.In. Coop, è lieta di ospitare negli
spazi della pinacoteca la mostra del Maestro Vincenzo
Vanin. Per una duplice ragione: la pinacoteca e le sale
dedicate ai laboratori didattici, sono gli spazi in cui
tanti studenti di scolaresche provenienti da tutta
Italia apprendono la tecnica dello spolvero e
dell’affresco ed i segreti del ritratto allo specchio,
in lezioni guidate tra creatività ed apprendimento con
personale preparato e formato. In un luogo in cui i
giovani partecipano numerosi ai laboratori didattici
dedicati ad arte e archeologia, è significativo
permettere di esporre a giovani artisti emergenti che
hanno concretizzato un talento ed una passione rendendo
il frutto del proprio lavoro visibile a tutti”.
La mostra è stata realizzata con il
patrocinio di Regione Emilia Romagna, Provincia di
Parma, Comune di Fontanellato, Associazione Castelli del
Ducato Parma e Piacenza, MiM Museum in Motion del
Castello di San Pietro in Cerro, A.T.I. Socioculturale
coop. soc. onlus - Cooperativa Parmigianino - PierreCi
Codess, Ge.S.In. Coop.
Organizzazione:
Fondazione D’Ars Oscar Signorini onlus
- Milano
t. 02 860290 - info@fondazionedars.it -
www.fondazionedars.it
Informazioni sulla mostra:
Info. 338.2531126
Iat Rocca Sanvitale: tel. 0521.829055 –
www.fontanellato.org -
www.vincenzovanin.com
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